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Luca Favaro presenta: Cinquanta passi all'indietro

Creato il 01 marzo 2024 da Gliscrittori
Luca Favaro presenta: Cinquanta passi all'indietro

Presentazione Libri Intervista a cura di Silvia Pattarini. Luca Favaro presenta la raccolta di poesie Cinquanta passi all'indietro (Nulla Die edizioni): «La mia poesia è un viaggio verso l’essenza di ogni cosa, esperienza, persona. È un continuo pellegrinaggio, un eterno punto di domanda in sospeso».

Luca Favaro è nato a Treviso, vive a Thousand Oaks, California. Ha pubblicato tre raccolte di racconti tra le quali Ti ho visto, edizioni La Gru, e il fortunato romanzo Il tempo senza ore (Nulla Die 2015), primo classificato al Premio Prunola 2017 (ora diventato Premio Giorgione), primo classificato al Premio "Il lato notturno della vita 2017", premio speciale della Giuria all'IBRSC di Belluno 2016, e dalla quale è stata ricavata l'omonima rappresentazione teatrale. Cinquanta passi all'indietro è la sua prima raccolta di poesie.
Cinquanta passi all'indietro

Cinquanta passi all'Indietro

di Luca Favaro
Nulla Die edizioni
Poesia
ISBN 978-88-6915-453-9
cartaceo 12,00€

Quarta

Quando si cammina all'indietro non si vede dove si sta andando. Non si sa quale direzione prendere, a volte indovinando la via, altre cozzando contro gli ostacoli, altre ancora uscendo di strada. In ogni caso, si riparte senza stancarsi mai di riprovare, di ricominciare.
Cinquanta passi all'indietro è un cammino a ritroso attraverso relazioni, emozioni e sentimenti spesso in contrasto tra loro, ma che, nel bene e nel male, tracciano un percorso, indicano una via verso una meta che se in alcuni momenti appare nitida e sicura, in altri scompare e si fa incerta. Questa raccolta di poesie è ulteriormente arricchita da una prefazione a opera di Adelaide Scarabello.

L'autore racconta


Luca Favaro, ben tornato sul blog de Gli scrittori della porta accanto. Entriamo subito nel vivo di questa intervista. Com’ è nata l’idea di scrivere Cinquanta passi all’indietro?

Buongiorno Silvia. Cinquanta passi all’indietro è una raccolta di poesie che ho scritto in momenti diversi della mia vita. Molte sono state composte quando avevo dai venti ai trent’anni, altre in tempi più recenti. Ho raccolto tutte le poesie che avevo scritto nel tempo, e ne ho scelte cinquanta, quelle che mi emozionavano di più. Poi ci ho lavorato sopra per renderle omogenee nello stile, perché il modo in cui scrivevo vent’anni fa, era sicuramente molto diverso da quello attuale. L’idea di comporre questa raccolta è nata dal desiderio di chiudere un ciclo, iniziato con la trilogia di racconti, ha raggiunto il suo apice con il romanzo Il tempo senza ore, e si chiude con un libro di poesie. Potrei dire che Cinquanta passi all’indietro costituisce il cosiddetto “coperchio sulla pentola”.

Ricordo Il tempo senza ore, un libro che racconta il dramma dell'Alzheimer. Com’è cambiata negli anni la tua esperienza creativa?

Il tempo senza ore è un libro che mi ha fatto fare un notevole passo in avanti, sia in termini letterari che di popolarità. Credo però che la mia esperienza creativa si sia momentaneamente fermata; sono stato troppo impegnato, all’inizio per dare al romanzo la spinta promozionale che meritava, poi per il mio trasferimento negli Usa, che ha richiesto davvero molto tempo. In pratica non ho più scritto nulla di nuovo in tutti questi anni, a parte qualche poesia, entrata a far parte di Cinquanta passi all’indietro.

Come definiresti la tua poesia?

Non mi piace definire l’arte. Tutto ciò che nasce dal cuore e dall’anima non può semplicemente essere incasellato in una definizione. Potrei dire che lo stile delle mie poesie è lo stesso dei racconti e del romanzo; diretto, semplice, asciutto, senza tanti fronzoli di tipo letterario. Col tempo si è sempre più evoluto verso la semplicità e la schiettezza. Da quando sono negli Usa poi, ancora di più. Probabilmente sono molto influenzato dagli Americani che sono molto schietti, semplici e diretti nel modo di esprimersi e relazionarsi. Essenziale, ecco. Potrei definire la mia poesia come un viaggio verso l’essenza di ogni cosa, esperienza, persona. È un continuo pellegrinaggio, un eterno punto di domanda in sospeso.

A chi sono destinate queste liriche, le hai dedicate a qualcuno in particolare?

C’è una dedica all’inizio della raccolta che recita: “Dedicato a chi soffre per aver trovato finalmente il coraggio di dire Basta!”
Si volta pagina nella vita, e a volte si è costretti a fare delle rinunce. Sono scelte difficili e coraggiose. Le poesie sono dedicate proprio a quelle persone che come me, si sono spesso sentite giudicate per aver scelto di realizzarsi e di esprimere sempre di più il proprio essere più profondo. A chi ha avuto il coraggio di togliersi la maschera e manifestarsi apertamente. Un mio caro amico, purtroppo scomparso qualche anno fa, mi ha dato una grande lezione: “Quando hai ragione, non indietreggiare di un solo millimetro, anche se dovessi avere il mondo contro”. È quello che sostanzialmente ha sempre fatto lui nella sua vita. A quelli come lui dedico questo mio libro.

Questa raccolta contiene una poesia alla quale sei particolarmente legato? 

Difficile scegliere, perché ogni poesia è nata in momenti diversi, e in quei momenti ha costituito la massima importanza. Oggi, potrei dire che la mia preferita è Il nostro turno, perché parlo molto apertamente della relazione tra me e mio padre. Ma un’altra poesia molto importante è Lettera a me stesso. Il verso finale recita: «Per non aver compreso che in te c’era già / Il seme della felicità. / Io ti chiedo perdono».

Perché bisognerebbe leggere Cinquanta passi all’indietro?

La lettura deve sempre essere una libera scelta. Nei miei libri non mi sono mai posto l’obiettivo di insegnare qualcosa a qualcuno o di dare consigli, né tanto meno lezioni di vita o pillole di saggezza. Al massimo posso regalarvi qualche emozione, ecco. Cinquanta passi all’indietro è una raccolta emozionante, nel bene e nel male. Se vi piace emozionarvi, leggetelo.

Progetti per il futuro?

Tantissimi. Direi perfino troppi per una vita sola. Diciamo che la scrittura negli ultimi tempi si sta trasformando in una scelta sempre più professionale. Dal punto di vista letterario, i miei futuri progetti per ora sono più rivolti verso la realtà Americana.

Luca Favaro è stato un piacere conoscerti meglio e passare il tempo in tua compagnia, a nome de Gli scrittori della porta accanto ti faccio un grosso augurio per il tuo ultimo libro, e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti.

È stato un piacere anche per me. Grazie e in bocca al lupo anche a voi.


Silvia Pattarini


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