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Lucerna la piccola perla del lago

Da Veronica Addazio @SvizzerAmo
Lucerna

Il Kapellbrücke simbolo della città

Ormai ho perso il conto di quante volte sono stato a Lucerna e non voglio pensare a quante volte ancora ci tornerò. Perché? Perché è bella, elegante, facile da girare, ci sono un sacco di cose da fare e da vedere (e da rifare e da rivedere), è piena di luoghi romantici, negozi di tutti i generi, ha una vita culturale di altissimo livello e un’offerta turistica enorme con il maggior numero di alberghi cinque stelle in proporzione al numero di abitanti, ristoranti di tutti i generi e dintorni magnifici da visitare.

Basta? Del resto se Lucerna è una delle città della Svizzera più visitate è perché la sua fama si è diffusa all’estero. Chi arriva in città per la prima volta rimane colpito dalle dimensioni ridotte. Il centro storico è dominato dal famoso ponte coperto in legno, il Kapellbrücke, che collega in diagonale le due sponde del fiume Reuss poco avanti la sua uscita dal Lago dei Quattro Cantoni.

La città dei ponti coperti

Il ponte è stato ricostruito dopo un terribile incendio che lo ha quasi completamente distrutto nel 1993. Dei 110 pannelli dipinti con scene della storia cittadina se ne sono salvati ben pochi, gli altri sono stati sostituiti da copie fedeli e alcuni sono lasciati carbonizzati a ricordo del fatto. Una curiosità, il nome “Ponte della Cappella” non è dovuto alla presenza di un edificio religioso, quella che si staglia a metà di esso, una delle immagini più caratteristiche di Lucerna, è la Wasserturm, la torre ottagonale dell’acqua in pietra grigia. Il “vero” Ponte della Cappella è più avanti, un altro ponte simile al primo ma meno famoso che ospita effettivamente una cappella.

Le diverse anime di Lucerna

Il Reuss segna il confine tra la città vecchia, medioevale e quella barocca e moderna. Sulla riva sinistra spicca la chiesa dei Gesuiti, barocca, attorno alla quale si è inizialmente estesa la città. La Pilatusstrasse è il confine tra la parte più antica e quella moderna, qui si trova uno dei musei più interessanti della città: la Collezione Rosengart, con capolavori di molti maestri della pittura moderna, tra i quali si contano 32 opere di Picasso. Pochi passi e si giunge al lago. Dietro alla stazione spicca il KKL, Kultur-und-Kongresszentrum Luzern, opera di Jean Nouvel, il palazzo dei congressi e la sala da concerti dall’acustica perfetta, sede del famoso Festival musicale, uno dei più importanti al mondo nel panorama della musica classica.

Il leone trafitto che fa emozionare

Il leone morente

Il leone morente

Dall’altra parte del Seebrücke, il ponte nuovo, Schwanenplaztz è la porta d’ingresso alla città vecchia. Stradine strette e piazze si susseguono nella zona pedonale, piene di negozi e di locali. Seguendo il lungolago si incontrano i famosi grandi alberghi a cinque stelle, come lo Schweizerhof o il Grand Hotel National. Poco dietro di esso c’è la chiesa di Sankt Leodegar, la più importante della città e, nelle vicinanze il commovente monumento al leone morente, opera del famoso scultore danese Thorvaldsen che commemora il sacrificio dei soldati svizzeri che difesero Luigi XVI, re di Francia durante la rivoluzione. Il grande leone trafitto dai dardi nemici è alloggiato in una nicchia nella roccia a picco su una pozza d’acqua all’interno di un giardinetto. Un posto romanticissimo, specialmente alle luci dei lampioni.

Il bello di Lucerna?

Il bello di Lucerna è la sua posizione, sulle sponde del lago. Di fronte alla stazione partono i battelli che solcano il Lago dei Quattro Cantoni in tutte le direzioni. La prima fermata è al Verkhersmuseum, il museo dei trasporti che, con le sue differenti sezioni, complete ed esaurienti, dedicate al trasporto terrestre, marittimo e aereo, è meritatamente, l’attrazione più visitata della Svizzera. Di fianco al museo c’è il Lido, la spiaggia dei lucernesi dove fare il bagno nel lago o, per i più freddolosi, in piscina.

Dal lago ai 3’000 metri del Titlis

Delle due montagne, Rigi e Pilatus abbiamo già parlato. Ce n’è una terza che pur trovandosi nel Canton Obwald, può essere considerata lucernese: il Titlis. Per raggiungerlo si prende il treno fino a Engelberg e da lì si comincia la salita con tre tratti di funivia che porta ai 3’062 metri, in mezzo alla neve e con un panorama splendido. Tra l’altro l’ultimo tratto si percorre in una cabina che ruota su se stessa durante il percorso e consente una visione a 360°.

In cima hanno costruito il Cliff Walk, un ponte sospeso nel vuoto tra due spunzoni di roccia; un itinerario circolare nel ghiacciaio e una seggiovia sempre sul ghiacciaio che porta a una pista dove scivolare seduti su ciambelloni di gomma. Chi ama la montagna può salire fino in cima ma sono necessari bastoncini e scarpe adatte. È una destinazione molto amata soprattutto dagli indiani che giungono a frotte con i loro vestiti colorati e le scarpine di tela, perché qui è stato girato un famoso (in patria) film di Bollywood tanto è vero che hanno collocato una gigantografia dei due attori principali dove i turisti indiani fanno la fila per fotografarsi.


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