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Luciano Erba 1922-2010

Da Fabry2010

Luciano Erba 1922-2010

A tale told by an idiot… avrei voluto usare il verso di Shakespeare come sottotitolo per questa mia raccolta di poesie, completa o quasi: ma se lo usassi, oltre a non dire niente di nuovo, finirei per cadere nell’iper-limitativo, come vorrebbe la poetica di servizio di uno che non si è mai preso troppo sul serio; peggio ancora e all’opposto, rischierei di passare per presuntuoso, vista l’autorità della fonte. Al massimo, nei casi più fortunati, si dovrebbe poter entrare con le mie poesie nella terra di nessuno, o nella “terra di mezzo”, vedi il mio ultimo libro, sempre con la speranza che dietro il nulla si nasconda qualcosa. In realtà è il nulla stesso che gioca a nascondersi, altrimenti che nulla sarebbe? il nulla si nasconde, diceva infatti un mio verso clausola che ho sempre lasciato nel cassetto per certa sua intollerabile solennità e altrettanto intollerabile facilità a favorire l’arzigogolo, nel gusto di certe controversie teologiche.
Resta, senza altre evitabili ambiguità, il mio rovescio del nulla; non già il pieno, bensì quegli stati di estrema rarefazione del reale che più colpiscono, a volte addirittura incantano: le nebulose, le nuvole, le gocce, le nervature delle foglie… L’osservatorio del cielo strizza l’occhio al microscopio del laboratorio. Oggetto sono il luoghi e le cose dove ti chiedi se si tratti di avanguardie o di retroguardie del nulla, della minaccia della sua invasione o di residue e macerie della sua sconfitta.
Mi piacerebbe scrivere poesie religiose. D’altra parte il mio mondo è quello che è. il mondo di un pigro chasseur d’images. Posso forse trovare ancora qualcosa da dire nelle smagliature e contraddizioni del quotidiano, soprattutto nei deserti della disattenzione. Se le immagini, appunto, si degnano di capitarmi a tiro.
( Luciano Erba, Poesie 1951-2001, Oscar Mondadori, Premessa )

da poesie sparse

Quando dietro le nuvole sbaglia

Quando dietro le nuvole sbaglia il sole
(ma non sarà stato il vento a fargli strada?)
quella luce inattesa
non sperata improvvisa
non vorrà dire qualcosa?
una cosa in attesa?
ma quale? di fatto
a qualcuno viene voglia di vivere
a un altro di morire.

Preghiera

non sta scritto nemmeno negli apocrifi
che tu abbia mai riso né sorriso
si può solo intuire, ma è permesso?
forse te ne sto dando l’occasione
almeno per questo
ti prego trovami, o lasciati trovare
nei luoghi dell’assenza.

Bukara Tabriz Shiraz Shirwan

Succede nei momenti di sconforto
di veder galleggiare dei colori:
fili di trame ancora incerte
appaiono a mezzaria un po’ lontano
sospesi tra nubi sfilacciate,
danno l’idea di un tessuto
un tappeto volante steso al vento
che attende nell’azzurro sopra i tetti.



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