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Lucy

Creato il 18 settembre 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Lucy

Anno: 2014

Distribuzione: Universal Pictures

Durata: 90′

Genere: Azione

Nazionalità: USA, Francia

Regia: Luc Besson

Data di uscita: 25 Settembre 2014

Dissertare di filosofia e biologia tramite un film non è certo facile. Luc Besson ci ha provato e il risultato non è certo perfetto ma indiscutibilmente encomiabile. L’evoluzione del corpo animale e umano, dalle origini fino alle sue estreme conseguenze, è il tema di questo strano film, dove non c’è quasi storia; dove in realtà non contano le vicende intrinseche vissute dai protagonisti. Essi sono solo dei mezzi che servono allo scopo di rendere comprensibile una Verità finale che, in bilico tra Einstein e S. Agostino, ci porta alla conclusione del cerchio dell’esistenza umana.

Per poter affrontare queste tematiche nel linguaggio della cinepresa ci vuole un transfert. Una storia vissuta da un personaggio reale che racchiuda i termini dell’argomento intellettuale e che li sviluppi. Come accadeva nelle rappresentazioni teatrali con intenti morali del rinascimento, nelle quali la Giustizia, la Fede o l’Anima erano personaggi umanizzati, così la deliziosa, ma in questo caso asettica, Scarlett Johansson interpreta Lucy: la Conoscenza. Colei che, usando al massimo il suo cervello, arriverà oltre lo spazio e soprattutto il tempo. Una sorta di Dio al femminile che, giunta al culmine della sua evoluzione tramite un potente farmaco, crea la vita. Lucy che, mediante una scoperta citazione michelangiolesca, tramite il contatto di un dito con antica primate con lo stesso nome, fa scaturire il seme della conoscenza nell’homo sapiens.

Tutti i personaggi, le immagini, gli effetti speciali sono funzione di questa tesi. I buoni e i cattivi, la vicenda e la narrazione, non hanno una vera importanza. Quello che conta è arrivare al concetto finale. Questo linguaggio porta a un film quasi astratto proprio come una dissertazione filosofica. Non ci sono momenti d’interazione con lo spettatore che è estremamente passivo, non può domandarsi nulla e rispondersi nulla. Nessun personaggio col quale identificarsi, nessuna storia appassionante o figura tridimensionale. Le scene si susseguono in maniera drammatica o spettacolare ma senza suscitare particolare emozione.

Tra gli interpreti, oltre a Scarlett Johansson e un ottimo Morgan Freeman, l’attore egiziano Amr Waked, l’unico che scalda un po’ l’animo e Min-sik Choi, il cattivissimo. Un film che sarà sicuramente molto apprezzato dai cultori della speculazione per gli spunti interessanti sui quali discutere nei cineforum.

Alessandra Cesselon

Lucy
Scritto da il set 18 2014. Registrato sotto IN SALA. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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