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Lugano: prossimamente una grande casa anziani a cielo aperto? No grazie!

Da Terzosettoresocialnetwork @TerzoSettoreSN

Lugano: prossimamente una grande casa anziani a cielo aperto? No grazie!Edoardo Cappelletti, coordinatore sezione luganese - Partito Comunista
Imposto (e poi bloccato dal Consiglio di Stato) il coprifuoco di 65 decibel nella ormai dormiente Bellinzona, il Municipio luganese ha deciso alcune settimane fa, con grande solidarietà nei confronti dei giovani della capitale, di cominciare anche a Lugano un lento processo di strangolamento delle attività serali giovanili. La prima misura presa in questo senso dalle nostre attempate autorità comunali consiste nella chiusura anticipata di tutti i locali notturni alle ore 3.00 che, rivelatasi seccante per molti ragazzi e turisti in cerca di divertimento, si è peraltro palesata insostenibile per gli esercenti delle discoteche (che hanno infatti inoltrato ricorso). Condividiamo perciò, con tutti i giovani che sono usi a fare serata, il timore che le riforme di "cimiterializzazione" attuate nel bellinzonese si estendano anche nella viva Lugano per affossarla in una grigia e deprimente realtà metropolitana. In altri termini, in un grande e noiosa casa per anziani a cielo aperto.
Questa paura non rappresenta tuttavia che la concretizzazione di un problema di fondo da ricercare, in prima istanza, nella composizione municipale che non rispecchia la variegata realtà sociale della nostra città e che, limitandone gli spazi, cerca di esercitare un maggiore controllo sociale sulla gioventù. Sembra infatti che in Ticino, partendo dall'esempio di Bellinzona e riconducendosi a quello luganese, le autorità stiano pericolosamente perdendo di vista le esigenze della fascia giovanile della popolazione calando dall'alto provvedimenti burocratici, distaccati e non aderenti alla realtà. Emblematica di questa tendenza, è ad esempio la cocciuta volontà di abbattere la Casetta ex-Zoni di Bellinzona, dove si potrebbero organizzare numerose attività. Nel complesso dunque, ciò non può che creare un legittimo rigetto da parte dei giovani nei confronti dell'attuale politica, che, con il tempo, sembra stia loro sbarrando tutte le possibilità non solo di svago, ma anche di necessaria autonomia.
Il Partito Comunista si fa carico di riempire il vuoto politico lasciato dagli altri partiti ponendosi, oltre che come promotore di tematiche giovanili, anche in vece di un Partito che rispecchi anagraficamente la fascia di età che intende largamente rappresentare. Esso lotta affinché le leggi regolanti la vita dei giovani non siano decise da una politica consumata dagli anni, ma discusse con il mondo giovanile e coloro che a questo danno realmente voce.
Non vogliamo misure politiche calate dall'alto, non vogliamo un Municipio che non risponde alle necessità giovanili ma, soprattutto, vogliamo che finalmente, tra le fila delle autorità comunali, si erga una voce giovanile, critica e propositiva che possa alimentare il dibattito politico e incanalarlo nelle realtà che spesso sono messe in secondo piano: questa voce sarà quella comunista!


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