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Luino, dal 2012 bloccato il progetto del “Parco Smeraldo”. Il circolo SEL: “Bisogna adoperarsi, è un’opera importante”

Creato il 13 marzo 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

I comuni di Luino e Dumenza hanno partecipato, nel 2012, ad un bando della Fondazione Cariplo, ottenendo un cofinanziamento per il progetto “Studio di fattibilità del Parco Smeraldo”. L’obiettivo principale del progetto è stato quello di studiare gli aspetti naturalistici, agricoli e storico-fruitivi di un’ampia area agricola e boschiva collocata tra i due comuni a Nord del fiume Tresa per verificare la possibilità di istituire un PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale). Alla base di questo progetto ci sarebbe il desiderio che il Parco possa divenire elemento territoriale trainante, capace di coinvolgere la popolazione in una fruizione sostenibile dell’ambiente. I territori interessati sarebbero la “Piana Paù”, il Monte Bedea, le Brughiere e la Piana del Palone. Diego Intraina, portavoce del circolo SEL di Luino e Maccagno con Pino e Veddasca, ci ha inviato una nota stampa. Il progetto si è bloccato, nel 2012, dopo la redazione dello studio di fattibilità.

La struttura di relazione delle grandi aree

La struttura di relazione delle grandi aree

Il parere politico di Diego Intraina sul PLIS ed il reticolo ecologico. “Le intuizioni – spiega Diego Intraina, del circolo SEL di Luino con Pino e Veddasca – spesso camminano con gambe che hanno forze proprie e che agiscono nel tempo indipendentemente dalle volontà politiche esercitate. Non sempre delle differenti volontà riescono a reprimere delle giuste intuizioni, soprattutto quando queste hanno in sé valori definibili come universali; queste volontà, pur mettendoci grande energia negativa, non riescono a reprimere l’intuizione, caso mai riescono solo a sospenderla o rallentarla fino al prossimo, non controllabile, sensibile richiamo del fenomeno universale di causalità. Le intuizioni quando trasportano in sé delle verità illuminate da fattori di causalità non sono reprimibili”.

Il lavoro dell’amministrazione Pellicini sul PLIS ed il ruolo di Fondazione Cariplo. “È il caso del PLIS ‘chiamato Parco Smeraldo’ – continua Intraina -, studio di fattibilità su cui l’Esecutivo del Comune di Luino, capeggiato dal sindaco Andrea Pellicini, ha ottenuto i finanziamenti dall’ex Fondazione Cariplo, studio che, senza una particolare giustificazione, è stato subito dopo archiviato dallo stesso Gruppo per scarsa condivisione, sarebbe meglio credere per incomprensione. Questa bizzarra e paradossale decisione, prima d’investimento (finanziario e strutturale) e poi di rinuncia, ci obbliga a porci una domanda: questa compagine politica, questo gruppo dirigente è affidabile? Peccato, perché questo sarebbe risultato forse l’unico concreto progetto territoriale che avrebbero potuto inserire nel PGT e che avrebbe potuto, se ben strutturato, caratterizzarlo”.

La mancata lungimiranza nel capire che il PLIS sarebbe stato un importante progetto di rappresentazione territoriale. “Caratterizzazione – incalza Intraina – che gli avrebbe permesso di allentare, o di non cadere, nell’imbarazzante approvazione di dover interagire con il nulla, per evidenti ragioni di conflittualità interne, tanto da dovere posticipare le ritenute ‘scelte strategiche’ delle aree centrali in una seconda fase. Tant’è che, per quanto riguarda tutte le decisioni sul centro urbano, area da ritenere strategiche per il futuro di tutto il luinese, si è dovuto delegare ad uno confuso e anomalo strumento di pianificazione da affrontare successivamente, andando così a indebolire, se non a rinunciare, alla condizionante forza gravitazionale delle aree centrali su quelle circostanti o viceversa a dimenticarsi che la strutturazione del limite fenomenologico della città, a cui poteva contribuire il PLIS, sia un argomento altrettanto importante di studio per raggiungere un’armonica ‘rappresentazione’ territoriale”.

Venerdì scorso, in un convegno, Fondazione Cariplo ha annunciato l’apertura di un nuovo bando per i reticoli ecologici. “Però il Diavolo fa le pentole ma non i coperchi- continua Intraina -. Venerdì scorso, in un convegno dove si sono presentati i lavori realizzati per ripristinare il collegamento ecologico ittico tra lago Ceresio-Lugano e lago Maggiore, l’incaricata della Fondazione ex Cariplo, anche in questo caso maggior finanziatore dell’opera, ha ricordato che la Fondazione ha aperto un nuovo bando sullo studio e sulla realizzazione d’infrastrutture riguardanti i reticoli ecologici e che la scadenza del bando è a giugno 2015. Il parco Smeraldo, per importanti ragioni d’individuazione nominato all’inizio ‘area protetta periurbana Bedea-Paü-Brughiere’, era stato fondamentalmente pensato partendo dall’intuizione di una necessità immediata di bisogno di ricucitura della frammentazione ecologica del nostro territorio: collegare il vicino Cantone Ticino (REN) con i laghi del varesotto. Ebbene il PLIS luinese (Luino-Dumenza) e la precedente individuazione del SIC (Maccagno con Pino e Veddasca) risulta essere un fondamentale e articolato collegamento al fine di raggiungere questo risultato di continuità ecologica”.

Lo scopo del progetto del PLIS e l’idea di porre le giuste modifiche al progetto. “L’area protetta dovutamente guardata, e ben studiata nello studio di fattibilità – prosegue Intraina -, avrebbe dovutamente essere regolamentata e resa ottimale con delle mirate infrastrutture adatte a raggiungere lo scopo della deframmentazione di questi preziosi ambiti naturali (boschi, prati, zone umide e laghi ecc.), messi in difficoltà in questi anni da una feroce antropizzazione poco sensibile alle esigenze di continuità (strade, irreggimentazione dei corsi d’acqua, zone edificabili difficilmente permeabili ecc.), opportunità che avrebbe permesso, se adeguatamente rivisitata, oltre a superare tali barriere ad impreziosire il territorio: caratterizzazione di salvaguardia di una preziosa area di svago residenziale-turistica e di una mirata economia sostenibile indirizzata a dialogare con valori naturali e ambientali. Adesso ci chiediamo se la stessa perdente e poco lungimirante volontà politica possa rinunciare, continuando a rinunciare alla riconfermata sostanza del PLIS invogliati dalla stessa Fondazione, a questi utili finanziamenti solo per evitare di contraddire le proprie lacune visionarie e le evidenti incapacità gestionali; se questo gruppo dirigente è abbastanza sensibile di vedere oltre il proprio naso cercando di evitare di compromettere tale possibilità ad altri nuovi Esecutivi, decidendo finalmente di superare o ignorare con un gesto nobile quelle pressioni private motivate da singoli interessi che l’hanno fatta inciampare”.

Il piano direttore cantonale del sistema delle aree protette

Il piano direttore cantonale del sistema delle aree protette

Uno sguardo al futuro e le potenzialità della partecipazione al bando. “Il bando scade a giugno, purtroppo o fortunatamente in periodo elettorale, dunque non possiamo fare altro che confidare sull’intelligenza e non sull’ignoranza politica, ricordando a lor signori per l’ennesima volta, che questo strumento è stato considerato nei diversi livelli di pianificazione (Regionale, Provinciale e VAS PGT), uno dei più importanti e strategici collegamenti tra l’Alto Verbano e il varesotto. Gli interventi di cui si sta parlando – conclude Intraina -, per chi non l’avesse inteso, sono evidentemente quelli di strutturare e agevolare, mettendolo in sicurezza, il reticolo ecologico faunistico per tutti i mammiferi, intervento che oltre a garantire un dinamismo di bio-diversità potrebbe anche avere un importante effetto mediatico, visto che uno tra i maggiori tagli esistenti, punti di massima criticità da risolvere, coincide proprio con l’area su cui si è realizzato alla diga di Creva il collegamento ittico; dunque a quel luogo di ‘crocevia’ verrebbe assegnato un valore d’importante punto strategico per il monitoraggio non solo della specie ittica ma anche per quella dei mammiferi”.

Dal canto suo, Andrea Pellicini, sindaco di Luino ha comunicato che farà del suo meglio per intercettare i finanziamenti ed indirà, nel mese di aprile, la Commissione per il Territorio proprio per parlare di questa problematica.


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