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Lunedì: random

Creato il 09 settembre 2013 da Rory

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Dichiarazioni d’ammore sotto casa mia

Miei cari,

sono stata assente un paio di giorni per affaccendarmi in alcune faccende e quindi, visto che è lunedì, ho deciso di riprendere la buona abitudine del lunedì randomico, giusto per tenere le redini del discorso.

Per quanto detesti viaggiare, mi sto muovendo spesso e probabilmente lo farò anche in futuro. Prima o poi amerò la commutatio loci e non andrò più in panico a causa di calzini spaiati e mutandoni inguardabili.

Angolo girlie:

Con somma giuoia volevo comunicarvi che ha riaperto la mia estetista di fiducia (ciao Imma!) e che ho quindi potuto finalmente ricongiungermi con la ceretta in zona cesarini che, nonostante due mesi di malefico rasoio e anche una lieve dermatite, non è stata drammatica quanto avrei creduto. In tal proposito, alle gentili signore lettrici domando: ma voi fate la ceretta anche sul gambaletto? se sì, come vi trovate? Vorrei provarla come alternativa al silk-epil!

In occasione del compleanno della simpatica mammina, le ho regalato tra le altre cose, uno de nuovi ombretti della nuova collezione di Dior (li vedete qui, è quello bronzo) che sinceramente, di primo acchito, nonostante sia costato 30 euro circa, mi pare peggio di quelli Astra. Mi spiego: è luminoso e molto bello ma ce ne vuole un kg e mezzo per farlo vedere anche un minimo sulla palpebra. Forse è questo colore che è sfigato ma onestamente, ve lo sconsiglio.

Fine angolo girlie

Angolo della letteratura

Quest’estate ho letto, oltre all’Anticristo di Nietzche, anche una raccolta di racconti erotici dal titolo “Il Delta di Venere”. Vi premetto già che me la aveva consigliata mio padre, non avendo trovato per me il Mammuth della letteratura erotica che desideravo tanto (e che invece ha Tizi!). Sono rimasta sconvolta dal notare che è stato scritto negli anni Quaranta, perché l’erotismo che vi è narrato è a dir poco ottocentesco (peggio di come ho scritto io questa frase). E’ vero che in quegli anni non c’era poi troppa libertà al livello sessuale, almeno sulla carta ma poi penso a “Le 120 giornate di Sodoma” e mi dico che forse superare certi argomenti, parlare apertamente di sesso e non di “pruderie” non è cosa per tutti.

Angolo sociale: della serie “i giornalisti, brutta razza”. C’è questo collega che mi ha chiesto di vedermi per parlarmi di non so quale progetto e fin qui tutto bene. Il problema è che lui è il tipo di persona che ti dice “sono libero lunedì e giovedì” in modo arbitrario, come se tu fossi sempre lì ad aspettare i suoi comodi. Quando io chiedo a qualcuno di vederci dico sempre “quando sei libero?” non parto mai da me o da quando sono libera io anche perché diciamocelo, a meno che non fai il Presidente della Repubblica, non esiste che gli altri devono sottostare alle tue esigenze. Se ci mettete anche il fatto che vorrà scroccarmi qualche favore, capirete che non ho troppa voglia di vederlo.

Per il resto, ho ripreso naturalmente anche a lavorare in pianta stabile e la mole di lavoro si è già quintuplicata. Speriamo bene!

E voi? Che mi raccontate? Aggiornatemi!



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