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Lungomare liberato: alla scoperta del mare della città di Napoli

Da Occhi Da Viaggiatore

Il lungomare liberato di Napoli, non è nient’altro che il lungomare della città di Napoli, definito “liberato” in seguito alla disposizione del sindaco della città partenopea Luigi De Magistris, che ha  reso l’intera zona un’isola pedonale vietando il transito delle auto. Il lungomare di Napoli parte da Mergellina e arriva a piazza Vittoria, fiancheggiando la villa Comunale e la Riviera di Chiaia, antica spiaggia della città.

Lungomare liberato: alla scoperta del mare della città di Napoli

Via Caracciolo. Fonte Foto: beautips.it

Lungomare liberato: da Mergellina fino a piazza Vittoria

Il lungomare di Napoli, ovvero via Caracciolo,  parte da Mergellina e arriva a piazza Vittoria, fiancheggiando la villa Comunale e la Riviera di Chiaia, antica spiaggia della città. La grande strada, intitolata all’ammiraglio napoletano del ’700,  era fino a poco tempo fa una strada a scorrimento veloce, dove il passeggio era garantito solo da larghi marciapiedi. Ora, invece, via Caracciolo è il lungomare liberato, liberato appunto dalle tante auto. Questa decisione, presa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi De Magistris, ha suscitato molte polemiche ma è stato da volano affinchè sul lungomare venissero ospitate importanti manifestazioni come le regate dell’America’s cup, o il pizza village.  Passeggiando lungo via Caracciolo si può partire da   Mergellina e giungere fino a piazza Vittoria. Lungo il tragitto le cose da vedere non mancano.  Al largo Sermoneta , si può ammirare la seicentesca fontana del Sebeto e poi il porticciolo di Mergellina. Più avanti è possibile fare una sosta nel verde della villa Comunale, con la cassa armonica, le fontane e l’acquario Dohrn, il più antico d’Europa. Qui si può passeggiare o semplicemente sorseggiare un aperitivo in uno dei tanti chalet presenti, godendosi la vista del mare.

A metà percorso si apre la rotonda Diaz, chiamata così per la presenza del monumento equestre al generale Armando Diaz, opera del 1936 di Francesco Nagni e Gino Cancellotti. La strada è stata creata alla fine dell’Ottocento: prima al suo posto c’era una grande spiaggia ed il mare, che in alcuni tratti giungeva fino ai palazzi della Riviera di Chiaia ai margini dei giardini della Villa Comunale.

Tanti gli eventi sul lungomare liberato


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