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Lupita - Le prime scelte

Da Nina_segretario
Dopo averci comunicato che Pita aveva riportato problemi permanenti, i medici della TIN prima e quelli della NPI poi ci diedero delle indicazioni molto generice su quello che poteva essere della nostra bambina. Dissero che era impossibile stabilire già da allora una diagnosi precisa, che col tempo ne avremmo.. o meglio ne avrebbero saputo di più. La nostra Neuropsichiatra ci suggerì di aspettare che passasse il primo anno di vita prima di improntare qualsiasi tipo di terapia.
Nel frattempo cominciammo a buttarci in rete alla ricerca fossennata di informazioni, cercando, sperando di capire cosa dovevamo aspettarci. Capitammo così sul sito di un’associazione di Verona dove, un neuropsichiatra, cerca in tutti i modi possibili di far passare il messaggio che la diagnosi preventiva nelle pci è fondamentale e che, soprattutto, è fondamentale intervenire da subito con la riabilitazione.
Andammo così a Verona e all’età di due mesi e mezzo Pita comincia la riabilitazione.
Mi ricordo ancora questa cucciola di nemmeno tre chili che più che una bambina sembrava un pezzo di marmo tanto era il suo ipertono.
Chiaramente la prima persona che avvisammo della nostra scelta fu la neuropsichiatra che ci disse di non esagerare per non stressare una bambina così piccola. E fu così gentile da suggerirci che a Montichiari presso il presidio ospedaliero c’era la palestra per l’età evolutiva e che quindi magari potevamo provare li anzichè andare a Verona.
Così decidemmo “per la strada più breve” e da allora Lupita viene seguita a Montichiari, con tanti piccoli ed ottimi risultati.

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