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M5S: la senatrice Fucksia espulsa con il 92,6% dei voti degli attivisti sul blog di Grillo

Creato il 29 dicembre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Con il 92,6% dei voti favorevoli degli attivisti votanti, il blog di Beppe Grillo ha deciso l’espulsione della senatrice M5s Serenella Fucksia. Hanno votato 26.630 iscritti. Sui 26.630 iscritti certificati, ha votato SI il 92,6%, pari a 24.667 voti mentre ha votato NO il 7,4%, pari a 1.963 voti. Sale dunque a 37 il numero dei parlamentari “persi” dal Movimento da inizio legislatura: 18 deputati e 19 senatori. Con le elezioni del 2013 Beppe Grillo era infatti riuscito a mandare in Parlamento 109 deputati e 54 senatori: ora tra espulsioni e volontari abbandoni sono rimasti 91 deputati e 35 senatori. Contro la procedura di espulsione la senatrice Fucksia può decidere di ricorrere al comitato d’appello del Movimento.

Serenella Fucksia, la deputata M5S espulsa

Serenella Fucksia, la deputata M5S espulsa

Finisce con 92,6% di sì all’espulsione di Serenella Fucksia la consultazione on-line, sul blog di Beppe Grillo, del Movimento 5 Stelle per l’espulsione della senatrice Serenella Fucksia “rea” di non aver restituito parte del proprio stipendio di parlamentare. Alla votazione, riferisce il blog, hanno partecipato 26.630 iscritti certificati. I si sono stati 24.667. Mentre ha votato no il 7,4% degli iscritti pari a 1.963 voti. ”Grazie a tutti coloro che hanno partecipato” si legge ancora sul sito del fondatore del Movimento 5 Stelle.

L’espulsione della senatrice Fucksia è finita nel mirino del Pd secondo il quale la recente difesa del ministro delle Riforme, Boschi sarebbe all’origine della “epurazione”. Ma tant’è. C’è da dire che la parlamentare marchigiana nella sua attività a palazzo Madama ha votato 253 volte in dissenso. Ad esempio dando il suo voto contrario all’autorizzazione a procedere nei confronti del vicepresidente Roberto Calderoli coinvolto in una vicenda con il ministro Kyenge paragonato ad un orango, ma anche nel caso dell’autorizzazione all’arresto di Giovanni Bilardi.

Ma è stata la mancata rendicontazione l’origine della consultazione per la sua espulsione. Ad oggi sono stati restituiti dai parlamentari M5S 15,6 milioni di euro di cui oltre 14 sono finiti al fondo per il micro credito alle piccole imprese. Il dato è riferito agli stipendi del 2015 fino al mese di settembre e i parlamentari pentastellati dovevano “mettere a posto” i loro conti entro l’8 dicembre. Un milione e quasi 700 mila euro sono stati restituiti al fondo di ammortamento dei titoli di Stato.


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