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Ma la volgarità, è una cosa normale o no?

Da Gabbianoj

Certe volte penso di essere fuori dal mondo. Vedo comportamenti estremamente diffusi tali da sembrare “normali”, e mi chiedo davvero se io non sia esagerato.

Eppure credo di no. Però mi interrogo in proposito, perché non mi piace chi dice “io sono così, punto e basta”. Perché tu puoi benissimo sbagliare ad essere in un modo, e puoi anche non rendertene per niente conto.
Ma capire quello che è giusto e quello che non lo è non è così semplice e diretto, a volte.

Be’, dopo questo mega-preambolo, torno all’oggetto: la volgarità.
Oggi, ascoltando il tg, mi è tornata in mente la dichiarazione di Rutelli di ieri, che, come riporta Repubblica.it: «alla giornalista che gli chiedeva: “Ma sbadigli non significano rottura…” ha risposto: “Rottura di palle”».
Io rimango allibito di fronte a certe placide dichiarazioni. Certo, quella “rottura di palle” è più che mai nel linguaggio comune, ma credo che persone che rivestono certe funzioni non si possano permettere di usare questo linguaggio in pubblico. Forse pensava di essere simpatico.
Ma ho preso Rutelli solo perché è l’ultimo che mi ricordo.

E ripenso poi a qualche giorno fa, quando mi è capitato di ascoltare Linus, alias Pasquale Di Molfetta, direttore artistico e conduttore di Radio dj, rivolgersi, -  simpaticamente e scherzosamente, sia chiaro -  al suo collega, dicendogli “ma vai a fare in c…”.
Ah, già il collega, Nicola Savino, lui sì che spesso regala delle vere perle di volgarità, che ci vuole anche una certa creatività per elaborare.

E di recente mi ritrovo su un profilo Facebook e vedo uno dei gruppi a cui è iscritta una persona: “Persone che passeggiano sull’orlo del vaffanc..o”. E io penso che certo, quelle non sono parole tue, non è un pensiero preciso, ma se scegli un gruppo di quel tipo, cliccando “mi piace”, vuol dire anche che però non ti dà così fastidio averlo come qualcosa che in qualche modo definisce un pezzetto di te.

Insomma, non voglio dire che la volgarità sia una tra le cose più gravi che affligge questo mondo, ma trovo che certe abitudini si diffondano a macchia d’olio solo perché vedi che altri fanno così; e penso che la volgarità sia spesso una scorciatoia per mancanza di argomenti, e comunque un modo di esprimersi veramente poco elegante.



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