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“Ma le formiche si decompongono?” di Lié Larousse Premio MY BOOK Tell Your Story

Da Lielarousse

Conosciamo meglio Lié Larousse, l’autrice di MA LE FORMICHE SI DECOMPONGONO, uno dei racconti selezionati nel concorso “MYBOOK Tell Your Story #1” by NAVA.

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Prefazione racconto: MA LE FORMICHE SI DECOMPONGONO

Ma le formiche si decompongono? Ad una domanda consegue sempre una risposta? È il pensiero che assilla la mente del giovane protagonista di questo racconto. La vita percorsa a ritroso nella memoria, percorsa col fiato che annaspa nel gozzo diretto a cercare risposte, percorsa da una memoria che non lascia spazio al dimenticarsi l’istante fondamentale dell’accaduto, e quella domanda, che si riaffaccia nella sua mente sempre, fino a quando il tempo che in passato si è rovesciato perdendosi tornerà oggi, pertanto, riavvolgendosi donerò la pace in una risposta?

Un percorso verso un’unica vana direzione forse, o forse no, tuttavia, ora, noi lettori ci stiamo ponendo un’infinità di domande, a noi stessi, agli altri, dando per scontato di avere tutto il tempo del ticchettio d’orologio dalla nostra parte, eppure ora vi starete domandando perché non si dovrebbe far in tempo a porgere una domanda e a rispondere? Perché dovrebbe esserci qualcosa che lo impedisce? Perché? Perché?Domanda! Domanda! Domanda quanti perché attendono ancora una risposta e quante risposte attendono di essere domandate.

Ed ecco a voi un altro interrogativo con un’unica sicura risposta: Silenzio.

L’autrice: Lié Larousse

Lié Larousse nasce in un circo itinerante tra stoffe di taffetà ruvida, seta in baco e

carta straccia. Non sa che giorno fosse né l’anno né la direzione che prese il treno,

forse spinto sulle rotaie dal canto stridulo di ogni palpitante sterzata o forse dalle urla

del parto di un’ipotetica madre immaginata sotto ogni forma.

Quel che è certo, è che, quell’ammasso di ferro legna e carne in transito era vivo, colmo di saltimbanchi, clown, povere bestie, lustrini e paillette.

- Lié faceva caldo, quello, si me lo ricordo, ma fuori di qui cara, un freddo, quello

anche mi ricordo, e poi non insistere con me chiedi a Mr Freak ti saprà dire di più- .

Mr Freak, alto l’inimmaginabile, appena la vedeva sbucare dal nulla la spostava di lato col bastone argenteo mal fermo farfugliando -fsthgrfth- , linguaggio a lei incomprensibile.

Lié continuò a chiedere.

Chiese a tutti, ai giocolieri con le clave, al mangia fuoco Evviva con la tutina gialla aderente, alla signorina Edena la donna più bella dell’universo con tre capezzoli, al triste Robert col trucco sempre al contrario e il diario nascosto che solo lei sapeva dove trovare. Nebbia. Ombre. Nulla. Ogni risposta era una chiusura di porte senza maniglie, inerme ad ogni ingresso riappariva lui, fermo ad attenderla, sempre, l’incomprensibile Mr Freak.

Così oggi, ad un età inconsapevole, con i capelli spagliati di un colore incolore, mi presento a voi, Lié Larousse, raccontando storie di vita, studio del mondo com’era in astratte forme come sarà, qui, dietro le quinte di un palcoscenico fluttuante, attraverso le mie parole vi farò leggere l’idillio della vita degli esseri quali siamo dove conduce, col mio unico ricordo. Vero.

Solo mio, che d’improvviso di giorno o in sogno m’appare, col profumo caldo di neve silenziosa e sorso salino di maree notturne.

Il tempo scorre dimenticando  le mie conoscenze.

Pertanto scrivo nel mio blog www.libroarbitrio.com cosa mi sono persa, cosa credo di essermi persa nei meandri del dimenticatoio mentale, tra inconscio e incomprensioni vissute nell’indolente età dell’adolescenza, vivendo con l’infantile ricordo del profumo odoroso di carta calda appena impaginata dei nuovi libri , con quello ispido e pungente acre della carta  mangiucchiata dei libri ormai vecchi e maltrattati.

Così nasce Libroarbitrio 365, numeri che rappresentano giorni che passano nel fuggire del tempo attraverso il mio sfogliare, un conto alla rovescia, il tempo in cui studierò, d’accapo o da coda, lo studio della storia della letteratura, dei personaggi che l’hanno resa interessante e feconda, perché il patrimonio della cultura scritta è già nostra ma molto spesso me ne dimentico, è nella nostra memoria, nei nostri racconti, nelle favole e nelle poesie.

Viaggio di una bambina Astronauta è la prima raccolta di poetici scritti di romanticherie.

Scritto da NAVA Design – Ufficio Marketing

http://www.navadesign.com/it/blog/formiche-decompongono-lie-larousse/

 



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