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Ma lo troviamo un candidato sindaco, uno solo, che ci dica dove vuoleprendere i soldi per gestire Roma?

Creato il 23 marzo 2016 da Romafaschifo
Ma lo troviamo un candidato sindaco, uno solo, che ci dica dove vuoleprendere i soldi per gestire Roma?Paradossalmente la questione più interessante sulla campagna elettorale delle elezioni amministrative di giugno (di giugno? Non si sa, il governo non è stato neppure in grado ancora di fissare la data, e siamo a Pasqua!) l'ha posta sul tavolo Ferruccio De Bortoli, storico direttore del Corriere della Sera.

Ha proposto un, seppur vago, patto civico dei candidati che parta dal presupposto di non poter fare tante promesse in epoca di tagli draconiani ai trasferimenti. Ha proposto ai candidati di essere sinceri, di dire la verità. E di smetterla di fare ancora debito pubblico scaricando sulle future generazioni il costo della pessima gestione e della corruzione di oggi. Banalità, beninteso, ma oro in una campagna elettorale impalpabile e inesistente. Sull'articolo, uscito l'altro ieri 21 marzo, è intervenuto il capo dell'area finanza dell'Anci, l'associazione dei comuni, che è anche sindaco di Ascoli Piceno, confermando che mancano le risorse e che sono impossibili politiche espansive; ha confermato la cosa Corrado Passera candidato sindaco a Milano e con un lungo articolo è intervenuto, unico tra i candidati a Roma (gli altri magari manco leggono i giornali al mattino), Roberto Giachetti che è partito per la tangente con un'articolessa passe partout, valida per tutte le occasioni, in cui ci ha spiegato che a Roma, città piena di incompiute, non si può progettare il passato e disegnare nuovi modelli ma bisogna esclusivamente manutenere il presente (manutenere, dunque, il degrado) e semmai completare qualcuna delle tante incompiute. 

Sullo sfondo il solito postulato: non ci sono soldi. 

Peccato che il postulato su cui si basa De Bortoli e sul quale si aggrappano tutti coloro che risponderanno sia totalmente arbitrario. 

Roma è una città che potrebbe generare risorse spaventose, gigantesche, enormi. In ogni settore gli asset della città sono lasciati nelle mani o del crimine, o dell'illegalità, o del racket, o della prepotenza. Ne deriva che la città non incassa neppure un decimo di quanto sarebbero le sue potenzialità. E Roma è in posizione favorevole perché è stata così mal governata che gli spazi per recuperare sono immensi e il debito, seppur monstre, è poca cosa rispetto alle reali potenzialità di incasso annue che esistono, che sono alla portata, ma che vengono lasciate in abbandono lasciando che quelle risorse finiscano non nelle casse pubbliche e comuni, ma nei portafogli dei soliti noti. A vario livello. 

Ma lo troviamo un candidato sindaco, uno solo, che ci dica dove vuoleprendere i soldi per gestire Roma?

Oggi a Roma i candidati, tutti i candidati, salvo qualche povera eccezione, ci spiegano dove vogliono diminuire le entrate (taglio delle tasse) e dove vogliono ridurre le possibilità di incasso (il no allo Stadio della Roma, per dire; o il generico no al cemento). Mai ci spiegano dove puntano a prendere i soldi per ristorare il debito e far sviluppare la città. Non ce lo spiegano perché recuperare risorse pubbliche significa scontentare i privati che vi hanno lucrato sopra da decenni. E sono decine di migliaia di voti. Sarebbe curioso, e lo vogliamo fare col vostro aiuto dunque la graduatoria è aperta a emendamenti, elencare la lista degli ambiti e dei cespiti dove, lavorando semplicemente in maniera civile, si potrebbero recuperare ogni anno centinaia di milioni di euro.

Il patrimonio immobiliare di proprietà del Comune
con la gestione attuale la perdita è incalcolabile, ma siamo già solo qui nell'ordine delle centinaia di milioni all'anno
Le sanzioni per le infrazioni stradali
ogni giorno mezzo milione di auto commettono infrazioni e non vengono sanzionate, sanzionarle aiuterebbe le finanze pubbliche enormemente e contribuirebbe al cambio di mentalità dei cittadini
Le occupazioni di suolo pubblico degli ambulanti
12 mila licenze di ambulanti che pagano un decimo di quanto dovrebbero pagare; non solo umiliano l'aspetto della città (contribuendo tra le altre cose a mortificare il turismo, e dunque a far perdere soldi), ma sottraggono alle casse pubbliche centinaia e centinaia di milioni (!) all'anno; con la bolkestein nel 2017 si può cambiare tutto, ma nessun candidato sindaco oserà dirlo...
Le occupazioni di suolo pubblico della ristorazione
dovunque al mondo sono una enorme risorsa pubblica che ingrassa le casse comuni, qui sono ostacolate (con grande gioia dell'abusivismo) e quando sono concesse lo sono a cifre ridicole
La sosta delle auto e il traffico
la nostra è forse ormai l'unica città non solo in occidente, ma al mondo dove si parcheggia l'auto a gratis in mezzo alla strada; trovateci un parcheggio libero dalla tariffazione a berlino, new york, londra o parigi se ci riuscite! sono decine e decine di milioni ogni anno cui il comune rinuncia salvo poi dire che non ha risorse: idiozie!
E che dire del traffico? In città civilizzate come Londra o Milano entrare con un mezzo privato nel cuore dell'area urbana ha giustamente un costo; a Roma, che tra l'altro ha problemi perfino maggiori, è tutto cortesemente in omaggio. Ovvio poi che manchino i denari per far cose essenziali, no!?TurismoDiscorso articolato, ma limitiamoci al cancro dei bus turistici: prova a far pagare loro una cifra normale e non una tariffa pseudo omaggio, e vedi le decine di milioni di euro l'anno che ne scaturiscono.

RifiutiMolto schematicamente: dovunque sono una miniera d'oro; qui da noi sono un problema e un costo che grava e graverà sui nostri figli.Le concessioni edilizie per la trasformazione urbana
la città ha oggi meno investimenti edilizi di dublino, che ha un quinto dei nostri abitanti; trasformare la città, demolire per ricostruire, riqualificare le aree abbandonate all'insegna di nuove architetture, servizi e verde pubblico porta soldi nelle casse pubbliche e migliaia di posti di lavoro oltre a fare la città più bella e attraente come è successo, banalmente, senza dovere andare a dubai, a milano...

Le concessioni edilizie per i parcheggi interrati
si incasserebbero tantissimi soldi di oneri concessori con un serio piano parcheggi e, cosa importantissima, si riqualificherebbero piazze e strade sulle quali con le finanze correnti non si potrà intervenire mai
L'evasione della tariffa dei mezzi pubblici
100 milioni l'anno solo qui, con conseguenze nefaste su tutta la città: se mi concedi di evadere mi aiuti a diventare un cattivo cittadino e poi mi comporto male anche altrove
L'evasione delle utenze delle municipalizzate da parte di enti pubblici, enti statali, enti religiosi
un buco nero di centinaia di milioni all'anno, inaccettabile
Lo sfruttamento economico del verde
chioschi e attività economiche nei parchi e nelle ville; non solo si incassa in termini di oneri, ma si risparmia sulla manutenzione che può essere a loro affidata
La pubblicità esterna
oggi i cartelloni fanno incassare alla città 15 milioni l'anno, la potenzialità è 80

Spiagge

Ehi ragazzi ma di che stiamo parlando!? qui si possono fare centinaia e centinaia di milioni ogni anno, per ora questi denari vengono lasciati nelle saccocce dei balneari che, grazie a tutto ciò, hanno oggi le risorse - loro sì! - per armare una guerra


E c'è molto altro che via via grazie ai vostri commenti aggiungeremo. L'essenziale - come in piena coerenza già facemmo durante la scorsa campagna elettorale - è far capire a quante più persone possibile quanto sia fasulla e mistificatoria l'affermazione che "mancano le risorse". E' un fake, è un falso, dicono così per continuare a far mangiare chi sta mangiando sulla pelle e sulle spalle di tutti gli altri. Basterebbe sistemare la città, farla fluire, farla funzionare, renderla appetibile per i capitali italiani e internazionali per trasformare i problemi in opportunità e generare una quantità di ricchezza inimmaginabile. I soldi ce ne sono pure troppi, ma chi amministra preferisce lasciarli nelle tasche dei propri clientes. Magari nascondendosi dietro al no-a-tutto (Raggi) o alla retorica del rammendo e della manutenzione (Giachetti). Tanto all'incapacità, al voto di scambio e alla mancanza di visione ottemperano i romani con le tasse locali più alte dell'universo e da qualche anno tutti gli italiani che col salvaroma, ogni anno, finanziano de facto il racket con 300milioni di euro gentilmente elargiti sull'altare dell'inefficienza capitolina. Ci stanno certificando che non cambieremo mai, che non diventeremo mai - o per lo meno non nei prossimi cinque anni - una città normale, una città che abbia qualche ambizione e che non rinunzi ad essere città.

Possiamo recuperare 1 forse 2 miliardi l'anno solo consentendo alla città di svilupparsi in maniera sana e competitiva, liberandola da sciocche ideologie e tare mentali. Altrettanti denari li possiamo recuperare - qui non ne abbiamo parlato concentrandoci sulle nuove entrate - dalla lotta agli sprechi (il Movimento 5 Stelle ha, giustappunto, parlato di miliardi). Significa che potremmo vivere in una delle città più ricche e fortunate del mondo, invece milioni di persone vi rinunciano pur di consentire a poche migliaia di individui di prendersi tutto loro. Ma perché?

In ogni caso diffidate di chiunque vi dica che "non ci sono risorse", che "non ci sono soldi", che "non bisogna fare opere faraoniche", che "non si può pensare in grande", che "bisogna fare semplice manutenzione". Diffidate, diffidate, diffidate totalmente. Diffidate di chi non ha ambizioni e visioni: vi sta condannando a restare così e, dunque, a peggiorare ancora.



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