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Macedonia. Idranti e lacrimogeni a Skopje per disperdere la protesta FOTO – VIDEO

Creato il 06 maggio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

macedonia_poliziadi Giacomo Dolzani

È intervenuta duramente ieri la polizia a Skopje, capitale della Macedonia, contro i manifestanti che, davanti al palazzo del Governo, si erano radunati per protestare contro la brutalità dei metodi utilizzati dalle forze dell’ordine dopo che, con la pubblicazione di alcune intercettazioni telefoniche, si è scoperto che i funzionari governativi hanno tentato di insabbiare il caso del ragazzo ucciso da un poliziotto, il 6 giugno 2011, mentre protestava contro il nuovo esecutivo del Vmro-Dpmne, il partito del Primo ministro Nikola Gruevski, ancora al potere.
Secondo quanto denunciato dai manifestanti, e come provato da foto e video, la polizia ha disperso il sit-in con diverse cariche, con l’ausilio di idranti e lacrimogeni, arrestando una trentina di persone e ferendone decine; verso le 11 di sera inoltre, una squadra di uomini in divisa, ha fatto irruzione in una biblioteca situata a 3 km di distanza dal luogo delle proteste con il fine, secondo le dichiarazioni ufficiali, di compiere alcuni arresti, lasciando però a terra diversi studenti feriti.
Diversa, anche se poco credibile, la versione fornita dalla ministra degli Interni, Gordana Jankulovsa, secondo la quale il comportamento delle forze dell’ordine sarebbe stato esemplare mentre, secondo i dati ufficiali, il bilancio sarebbe di ben 38 agenti che hanno riportato lesioni a fronte di un solo civile ferito.
Questa reazione violenta, ad una protesta alla quale partecipavano anche famiglie con bambini, ha causato la reazione indignata dell’ex ambasciatore Ue in Macedonia, Erwan Fouere, il quale ha affermato che “non importa quanto siano spesse le mura dei suoi palazzi, perché ormai questo Governo ha perso ogni legittimazione e non ha più alcuna parvenza di credibilità”.
L’amministrazione conservatrice di Gruevski sta infatti attraversando un momento molto difficile, sia a causa delle grandi manifestazioni studentesche ed anti-governative, sia per l’offensiva politica lanciata dall’Unione Socialdemocratica di Macedonia (Sdsm), il maggiore partito di opposizione, guidato da Zoran Zaev, il quale ha reso note un gran numero di intercettazioni telefoniche, nelle quali ministri e funzionari dell’Esecutivo, oltre allo stesso premier, discutono di pilotare nomine a posti chiave dell’amministrazione pubblica, di soluzioni controllare la stampa ed altro ancora, facendo venire a galla il sistema di corruzione che permea le istituzioni del paese balcanico.

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Forze di polizia durante la manifestazione (Foto: Ванчо Џамбаски)

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Manifestanti a mani alzate davanti al cordone di polizia (Foto: Birn)

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Manifestanti in fuga dalla carica della polizia (Foto: Birn)

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Manifestanti di fronte alla sede del Governo

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Manifestanti di fronte alla sede del Governo

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Manifestanti di fronte alla sede del Governo (Foto: Boris Grdanoski/AP)

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Manifestanti di fronte alla sede del Governo (Foto: Zaneta Trajkoska)

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Manifestanti di fronte alla sede del Governo (Foto: Zaneta Trajkoska)

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Bandiere di serbi ed albanesi residenti in Macedonia (Foto: Zaneta Trajkoska)

da Notizie Geopolitiche



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