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Madri e figlie

Da Seavessi
Seavessi è un po’ pensierosa; non triste, ma pensierosa.Ieri sera è arrivata a casa NonnaG, che nei sei minuti liberi che le avanzano la sera riesce anche a preparare delle fodere stupende per la Seavessi-poltroncina, ed è entrata armata di metro aghi e filo per imbastire.NonnaG riesce a fare milioni di cose contemporaneamente, e non perde la tramontana; ha avuto Seavessi che era una ragazzina, aveva venticinque anni – più o meno l’età che adesso ha ZiaBella, accidenti – ai tempi era normalissimo, anzi era stata una delle ultime del gruppo di amiche a sposarsi e ad avere figli.Ciò nondimeno era una ragazzina. Ma nei ricordi di Seavessi è sempre stata adulta, solida.  Una Mamma con la M maiuscola, di quelle che sanno cosa fare e qual è la cosa giusta e non si fanno certo infinocchiare da un banale acetone pensando che sia una malattia rara. Una mamma anche allegra e divertente, capace di inventarsi giochi fantastici, ma molto ben calata nel ruolo.Nel momento in cui NonnaG è entrata, Seavessi e l’Infanta stavano saltando per il soggiorno come due stambecchi davanti al video di Rewind, e l’Infanta strillava _E’ TUTTO NECESSALIOOOOOOOOO!!!!!Ieri sera a letto, ripensandoci,  Seavessi non è potuta sfuggire all’inevitabile confronto. Che ricordi avrà l’Infanta da grande di sua madre, come la descriverà? Come quella che dava il piattino di latte agli squali? Come quella che le ha insegnato a cantare la locomotiva prima delle tagliatelle di nonna pina?Intendiamoci, per una volta Seavessi non sta dicendo che si sente piccolaenera. Ma decisamente si sente, rispetto a NonnaG – rispetto alle madri delle sue amiche, rispetto alla generazione precedente – decisamente destrutturata. Seavessi non ne ha manco per le balle desidera affatto essere una mamma amica, ma allo stesso tempo non sa essere una mamma seria, e forse non vuole neanche esserlo, non ci crede lei figuriamoci farla in barba all’Infanta che come tutti gli Infanti ti sgama in tempo zero. Del resto, Seavessi riflette che mai come oggi le mamme sono state bombardate di messaggi, indicazioni, tatelucie (che a Seavessi Tata Lucia piace eh!), studi dell’università del Wyoming centro-orientale su come allevare i figli.Forse è questa la grande fatica delle mamme di oggi, questo continuo, costante reinventarsi un ruolo, il confronto quotidiano fra quello che si dovrebbe essere, quello che si vorrebbe essere e quello che si è.Questo trovare nuove strade senza usare il navigatore – al massimo si usano i blog per avere dritte sul percorso.Però vale la pena, ci sono panorami bellissimi.

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