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Mae West, quando l’umorismo protegge la bellezza

Creato il 12 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Mae West, diva anni Venti e non solo, ne combinò di tutti i colori per quei tempi, bisogna ammetterlo,Mae West, quando l’umorismo protegge la bellezza eppure nel suo sito può spiccare la lieta dicitura “first and foremost she was an independent woman who became an icon simply by being herself”.

Una donna indipendente, che divenne un’icona di bellezza, seduzione e trasgressione grazie alle sue qualità. Si scriveva le battute da sola, un privilegio tutto suo, per la sua abilità, inventava audaci doppi sensi, sapeva porsi in modo languido e affascinante, fu protagonista di commedie sospese dalla polizia (ma che scandali potevano essere quelli di settanta, ottant’anni fa?), ma una bellezza leggendaria può essere strumentalizzata e banalizzata come avviene oggi? Mae West era protagonista, non oggetto. La regina del doppio senso, pronunciato poi da un volto incantevole, la sottraeva alla banalità e la consegnava al senso dell’umorismo e dell’ammirazione della bellezza e del fascino. Se la bellezza e il fascino sono sublimati dalla parola, dall’azione teatrale o cinematografica, dalla recitazione e quindi da una personalità originale, evocano un calore tutto particolare, un’umanità vivace e straordinaria.

Cropped screenshot of Mae West from the traile...

Cropped screenshot of Mae West from the trailer for the film “I’m No Angel” (“Non sono un angelo”)

« Quando sono buona so essere molto buona, ma quando sono cattiva sono meglio!»

Mae West, quando l’umorismo protegge la bellezza
Mae West, quando l’umorismo protegge la bellezza
Mae West, quando l’umorismo protegge la bellezza


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