Secondo disco su Drag City per i Magik Markers, ulteriore svolta verso una certa attitudine indie da “magnifici anni Novanta”. Elisa Ambrogio e Pete Nolan sono saliti agli onori delle cronache musicali grazie a Thurston Moore, innamoratosi di loro anni fa quando sfornavano pezzi di stampo mooolto Sonic Youth, ma con un tocco piuttosto personale. Il cambio di etichetta (chissà quanto avrà davvero inciso, poi) ha portato allo scorso Balf Quarry e ora a Surrender To The Fantasy. Le folate noise non mancano e non mancheranno mai, ma a colpire è una scrittura forte e dalle mille sfumature: dalla dolcezza che uccide di “Young”, con tanto di archi, a pezzi di indie drogato con psichedelia debosciata che fanno sembrare I Guided By Voices dei dilettanti. Scritto questo, aggiungiamo il cuore di ogni pezzo sfodera un sapore dal sapore rock “puro” che tanto piacerebbe a zio Neil Young. Davvero riuscito.
Tracklist
01. Crebs
02. Acts Of Desperation
03. Bonfire
04. Mirrorless
05. American Sphinx Face
06. Young
07. Empire Building
08. Screams Of Birds And Girls
09. WT