Almeno 14 persone sono state uccise nella città di Maiduguri dall’esplosione di ordigni che, secondo ufficiali dell’esercito nigeriano, sarebbero stati portati addosso da ragazzine. Stando alla ricostruzione dei militari, i feriti sarebbero almeno 39.
Le deflagrazioni si sono verificate ieri sera all’ingresso di una moschea e dell’abitazione di un capo di una milizia locale nata per contrastare Boko Haram. Gli ufficiali hanno attribuito la responsabilità degli attentati al gruppo islamista, nato proprio a Maiduguri all’inizio del decennio scorso.
Nella città e più in generale nel nord-est della Nigeria gli attentati attribuiti a Boko Haram sono continuati nonostante la promessa di porre fine alle violenze fatta dal presidente Muhammadu Buhari, eletto ad aprile.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)