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Maison Ikkoku - Il manga

Creato il 15 febbraio 2016 da Flavio
Maison Ikkoku - Il manga Maison Ikkoku - Cara dolce Kyoto
めぞん一刻 (Maison Ikkoku)
Genere manga
Lingua originale giapponese 
Paese Giappone 
Autore Rumiko Takahashi 
Editore Shogakukan 
Rivista Big Comic Spirits 
Target seinen 
1a edizione novembre 1980 - aprile 1987 
Tankจญbon 15 (completa) 
Editori italiani. Granata Press (incompleta), Star Comics 
1a edizione italiana 1o novembre 1998 - 1o gennaio 2001 (Star Comics) 
Volumi italiani 27 (completa) 
Perfect edition Italiana: Star Comics 2015/2016, 10 Volumi
Genere commedia romantica 
Yosaku Godai è un ronin, studente universitario decisamente fuori corso, che vive nell'economico Ikkoku Kan di Toeizaka. La sua vita si svolge tra tentativi di studio, vicini decisamente rumorosi ed invadenti, piccoli e grandi fallimenti.
La sua vita cambia quando giunge il nuovo amministratore della pensione: la giovane vedova Kyoko Otonashi. Appena il ragazzo la vede se ne innamora e, pur volendo rispettare il lutto per la perdita di Soichiro, ha intenzione di attirare la sua attenzione. Purtroppo sia lui che lei sono indecisi e tormentati e si mandano segnali contrastanti. Mentre cercano di capire i sentimenti che provano l'uno per l'altra, nelle loro vite vanno e vengono nuove conoscenze ed occupazioni. Se a corteggiare Kyoko ci si mette il bellissimo e sicuro di se maestro di tennis Shun Mitaka, anche nella vita di Godai non mancano le pretendenti. L'ingenua Kozue Nanao e dall'adolescente Ibuki Yagami sono due delle ragazze che confonderanno ulteriormente i sentimenti del ronin. A peggiorare la situazione, con la loro passione per l'alcool e di intromettersi nei fatti degli alti, fanno da contorno gli altri inquilini della Maison Ikkoku: la signora Hanae Ichinose, la disinibita Akemi Roppongi e l'inquietante Yotsuya.
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E' il 1980 quando Rumiko Takahashi inizia la pubblicazione, in Giappone, di quello che diventerจค il suo nuovo capolavoro ed una pietra miliare del fumetto internazionale: คめぞん一刻 Mezon Ikkoku. Nei sette anni in cui è uscito sulle riviste è stato letto da milioni di giapponese e la prima raccolta in 15 tankobon del manga è entrata nelle case di 10 milioni di persone. Ovviamente a questa sono seguite altre edizioni e pubblicazioni internazionali. Granata Press era riuscita a portarla in Italia già nel 1998, prima su pubblicazioni antologiche, poi su albetti. Ma il compito di farlo riscoprire ai lettori più giovani, ed offrire a me un'edizione in cui leggerla con piacere, è spettato a Star Comics.
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Dopo le curate edizioni di Orange Road e Video Girl AI è il momento della Perfect Edition di Maison Ikkoku. Uscita nell'aprile del 2015 e terminata con gennaio 2016, questa edizione ricalca quella bellissima uscita in Giappone una decina di anni fa. Il formato grande permette di apprezzare meglio le tavole della Takahashi e favorisce una lettura tranquilla. La copertina avoriata di cartoncino cordonato, stampato con colori, spesso tenui, quasi ad acquarello restituisce al manga quel tratto di tradizione e di classicitจค che si merita. Il peso di ogni singolo volume จจ ben studiato, tanto da non essere un ostacolo per la lettura, ma da renderla agevole e restituire al lettore un'esperienza confortevole. L'unica osservazione su cui mi sento di porre l'attenzione, avendo avuto negli anni '90 del secolo scorso in mano i volumi originali giapponesi del manga, è che, per i più anziani,  una mancanza significativa quella delle prime pagine di ogni  tankจญbon colorate di arancio. So che per molti non saranno molto, ma a me avrebbe fatto piacere poterne godere.

Maison Ikkoku - Il manga

Tavola a colori


Alcune chicche sono state nascoste dall'autrice nel fumetto. Chicche che chi conosce un poco di giapponese non ha potuto far a meno di notare, ma che agli altri potrebbero risultare irriconoscibili. La più nota è quella che riflette l'assegnazione della stanze dell'Ikkoku Kan nei cognomi dei loro occupanti. Infatti, se per la stanza dell'amministratore, che è senza numero, viene usata la O di Otonashi per indicare lo zero, per le altre si usano i nomi dei numeri giapponesi:
1 - Ichinose 
2 - Nikaido (presente solo nel manga)
3 - Mitsukoshi (solo in due episodi dell'anime)
4 - Yotsuya
5 - Godai
6 - Roppongi (una variazione di roku, che significa sempre sei)
Non solo loro, ma a ben guardare anche altri personaggi che ruotano attorno alle vite dei protagonisti sono legati alla numerologia. Il maestro di tennis corteggiatore di Kyoko nasconde il numero tre (Mitaka), le due spasimanti di Godai il sette e l'otto (Nanao e Yagami) oltre a Kujo (con il nove) e la stessa Kyoko con Chigusa che จจ il suo cognome da nubile (1000).
Inoltre, guardacaso, i cognomi di alcuni protagonisti si rivelano essere aree geografiche in o nei pressi di Tokyo: Ichinose, Mitaka, Yotsuya e Roppongi. Sarà che in quest'opera, nata dalla vita vissuta dall'autrice ai tempi dell'Università, lei, vi abbia inserito luoghi e riferimenti di qualcosa che ha avuto un vero significato in quegli anni. Ci sarebbe da scrivere un libro intervista a Rumiko Takahashi solo per chiederle chiarimenti.
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Maison Ikkoku - Il manga

Onestamente, Maison Ikkoku è un manga che non può mancare nelle nostre librerie. Certo è un fumetto seriale e per esigenze editoriali risente di momenti di stanca e di ripetitività di quando si vuole allungare la storia a tutti i costi. Però lo stile dell'autrice è tanto piacevole, sia sotto il profilo grafico che narrativo, che le si perdona tutto. Anche un finale decisamente troppo veloce. Abbiamo aspettato anni (avranno detto i suoi lettori nel 1987) ed il finale racchiude così tanti mesi in cosจฌ poche pagine? Ebbene sì, così ha deciso la buona Rumiko e così noi leggiamo la storia di questi due innamorati indecisi.


Un fumetto calmo, tranquillo, che trasuda emozioni sincere dalle vignette di ogni pagina.
Grazie.

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