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Maledetti hippie, Jorg Juretzka, Meridiano Zero. Un noir

Creato il 01 giugno 2013 da Atlantidelibri

crime

che fine ha fatto il fondatore degli Stormfuckers, la gang di bikers di cui fa parte anche il detective privato  Kristof Kryszinski? Che fine hanno fatto i 180000 euro della cassa? Incaricato dagli altri membri del club di recuperare il denaro Kristof sarà costretto controvoglia a partire in direzione Spagna sud, verso un tratto deserto della Costa de la Luz per fare ricerche all’interno di una comunità capace di far rivivere le atmosfere lisergiche degli anni 70, tra surfisti, musica psichedelica, vegetariani e naturisti.
Purtroppo per lui, anche un altro “amico” del club lo accompagnerà, Pierfrancesco Scuzzi, non propriamente il compagno più adatto per qualsiasi lavoro…
Dopo le atmosfere inglesi degli anni 50 di cui abbiamo parlato qualche giorno fa a proposito di Aringhe rosse senza mostarda, un altro giallo d’atsmofera ci racconta  quelle “fumose” del Mediterraneo!

Maledetti hippie, Jorg Juretzka, Meridiano Zero

Hippie bug!

Hippie bug! (Photo credit: Wikipedia)

Trad Gado R.

Kristof Kryszinski, scanzonato detective privato dal sarcastico monologo interiore, viene inviato dagli Stormfuckers – la gang di bikers della Ruhr di cui fa parte – sulle tracce del “Cucciolo”, compagno centauro partito verso il Sud della Spagna alla ricerca di un luogo soleggiato in cui fondare una nuova base del club e sparito nel nulla insieme ai 180.000 euro affidatigli. Ad accompagnarlo a bordo dello scalcagnato camper, l’amico Pierfrancesco Scuzzi, professione: fancazzista. Sul tratto più deserto della Costa de la Luz i due s’imbattono nel Paradise Lodge, bizzarro camping hippie che raduna surfisti olandesi e crocerossine scandinave in un grande revival delle atmosfere anni Settanta, fra spinelli e funghi allucinogeni, pastoni salutisti e musica psichedelica. Scuzzi vi si abbandona beato e ignaro, mentre grazie a scomode domande e scettiche risposte Kristof si attira subito l’ostilità generale. Ad aumentare le tensioni, un confinante campo di zingari col vizietto della lapidazione facile. Cadaveri di clandestini alla deriva, ex zone militari sigillate, ambigui rapporti fra Guardia costiera e Guardia Civil; per non parlare di quel misterioso ex caseificio… Dietro alla sparizione del Cucciolo sembra nascondersi un disegno criminale ben più spaventoso. E per sciogliere omertose lingue e complesse connivenze il nostro novello Odisseo della Ruhr dovrà innanzitutto districarsi dalle languide reti tese da abili e pulsionali “sirene” sexy in muta da sub.



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