Magazine Diario personale

Mamma, non la voglio la Porsche!

Creato il 23 ottobre 2014 da Golemino

I genitori vorrebbero il meglio per noi, ma quel “meglio” è lo stesso che vogliamo noi?

Capita (spesso e in particolare a noi quasi trentenni in crisi economica e psicologica) di trovarsi a tavola con i propri genitori a discutere sul nostro futuro.

Se all’alba dei 30 anni non sei un manager affermato, il ragionamento inizia da una considerazione abbastanza semplicistica sul valore che certi genitori danno allo studio: “visto, ti ga studia tanto par cossa?”, e continua con una analisi altrettanto superficiale sul lavoro del quale ti lamenti: “no ti xe contento del lavoro? Prega el Dio che ti ghe ne ga uno”.

Ecco, con queste supponenti premesse,  mi trovo a ribattere su opinioni che sanno di vecchio, di passato, che non sono più compatibili con la realtà che stiamo vivendo.

ob_216bad_padri-e-figli-vignette-giuliano-7

Certo, i genitori dicono così perché vorrebbero il meglio per noi, ma siamo proprio sicuri che quello che desiderano loro sia lo stesso che vogliamo noi? Sinceramente il dubbio mi viene.

Quando mia mamma nell’ennesimo pranzo con dessert di scambio di idee (preferivo di gran lunga una silenziosa torta di mele) mi dice: “che futuro vi aspetta a voi? (riferito a tutta la mia sgangherata generazione) non dico che dovevate avere una villa e la Porsche, ma neanche così presi male”.

Ecco, questa frase è la chiave di tutto: segna il confine tra quello che desideravano i baby boomers e noi. Posso capire che, per chi ha vissuto i postumi della guerra, la fame e le privazioni, una bella casa e una macchina da ostentare frutto di una vita di sacrifici sia motivo di soddisfazioni, ma per noi è diverso.

Non la voglio la Porsche che beve litri di benzina (che costa cara) e che non saprei mai dove parcheggiare in centro. Vorrei una macchina grande quanto basta ma che soprattutto non inquini.

Non la voglio la villa perché non saprei come riempirla, pulirla, mantenerla. Vorrei una casetta con un piccolo giardino, un orticello, comoda ai mezzi, accogliente e magari anche ecocompatibile.

Non lo voglio un lavoro che mi fa guadagnare tanti soldi ma che non mi permette di vivere la mia vita. Si compra la felicità di una serata tra amici? il piacere di qualche ora di relax in divano? la gioia di vedere i propri figli crescere?

Quindi mamma una volta per tutte, nero su bianco, mettitela via e stai scialla.

mafalda031zb (1)

 



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog