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Mancanza di concentrazione: scopri perché e cosa fare

Da Marta De Cristan

concentrazione iomemorizzo.it

La mancanza di concentrazione è il nemico numero uno dell’apprendimento. Non è possibile leggere, o ricordare qualcosa se non si è sufficientemente concentrati.

Ecco una situazione tipo: inizi a leggere, ma a metà pagina ti accorgi di non aver capito, allora torni indietro, ricominci, ma niente da fare, ricominci ancora, questa volta stai più attento/a e fino a metà pagina tutto bene, poi vai avanti e a fine pagina ti accorgi di non aver capito l’ultima parte … ma che succede? La tua mente è impegnata “altrove”, forse a causa di un problema in famiglia, o di una litigata, o divaga pensando alle cosa da fare, ai preparativi per qualche evento… qualsiasi sia il pensiero il risultato è sempre lo stesso: non si riesce a capire e ad assimilare ciò che si legge.

Quali sono le cause della scarsa concentrazione? Cosa fare per migliorare?

Ci sono più cause possibili per la mancanza di concentrazione nella fase di lettura, se riesci ad individuare la causa puoi anche porvi rimedio. Analizziamo assieme le principali cause:

  • Bisogno di pausa: spesso capita di iniziare a leggere e ad un certo punto la mente divaga e pensa ad altro, la prima cosa da fare è guardare l’orologio e vedere da quanto tempo si sta leggendo. Infatti se stai leggendo da almeno 40 minuti probabilmente la tua mente e i tuoi occhi hanno solo bisogno di una pausa; quindi prenditi una pausa di una decina di minuti, alzati, muoviti un po’,  fai due passi, qualche respiro profondo, se puoi prendi una boccata d’aria fresca, bevi un bicchiere d’acqua e ricomincia. Quei 10 minuti di pausa non sono una perdita di tempo, ti permetteranno di riprendere più concentrato e ottenere più risultati: fai una pausa quando ti serve! Se, invece, guardando l’orologio ti accorgi che stavi leggendo da poco, ad esempio 10-20 minuti, e ti ritrovi spesso in questa situazione, allora la tua difficoltà di concentrazione è probabilmente dovuta ad altro e ti consiglio di proseguire la lettura dell’articolo.
  • Mancanza di motivazione: cioè il non avere uno scopo, un motivo preciso per leggere quel libro o quel materiale. Fermati un momento e chiediti “perché sto leggendo questo?”, rispondendo a questa domanda dovresti trovare la giusta motivazione, oppure accorgerti che non ha davvero senso per te leggere quelle pagine (ma sii onesto con te stesso/a!). Il presidente Thomas Jefferson era noto per la sua eccezionale capacità di concentrazione nella lettura, e dava ai lettori questo consiglio “Dovresti sapere a che punto sei e cosa stai facendo, che ore sono e se sei in ritardo o meno sulla tua tabella di marcia e, in tal caso, di quanto sei in  ritardo”. Insomma, sembra che per il presidente Jefferson il segreto per un lettore fosse decidere di leggere qualcosa avendo chiaro l’obiettivo, sia che fosse quello di cercare informazioni specifiche, sia di ampliare la propria cultura, sia di divertirsi. L’importante, per non perdere tempo in disattenzioni, è avere un obiettivo ben chiaro.
  • Complessità del materiale: questo problema sorge spesso con i libri di studio. Non è facile da risolvere, ma ti puoi aiutare con le tecniche di lettura efficace, in particolare con la lettura globale per avere una rapida e completa visione d’insieme dell’argomento (questo spesso aiuta a far chiarezza su concetti inizialmente oscuri), una lettura di scanning per andare a ritrovare le informazioni ancora poco chiare, un buon vocabolario nel caso di termini nuovi o comunque di cui non sia proprio chiaro il significato, ed eventuali appunti a portata di mano per cercare subito ulteriori spiegazioni.
  • Errato approccio mentale: cioè la tua mente non è focalizzata completamente sul materiale che stai leggendo, magari sei ancora concentrato su una discussione in ufficio, o con un familiare, o stai pensando agli impegni del giorno dopo. Ciò che devi fare è “liberare” la mente dai pensieri superflui, ti puoi aiutare con una tecnica di concentrazione, o decidendo di fermarti un minuto a riordinare le idee su ciò che devi leggere, è importante in questo caso anche utilizzare le mappe mentali, in quanto essendo un metodo di studio “attivo” ti aiutano a rimanere concentrato/a e a non divagare, ti puoi aiutare con un timer, cioè puoi darti dei tempi e puntare la sveglia, o un timer, ad ogni scadenza in modo da agire da controllore di te stesso/a.
  • Inadeguata velocità di lettura: una velocità troppo bassa di lettura porta a maggiore possibilità di distrazione, quindi, contrariamente a ciò che comunemente si pensa, “leggere lentamente e con attenzione” spesso non è la soluzione, ma, anzi, è  il vero problema. In molti casi più la lettura è lenta, più aumentano le distrazioni e meno si capisce. Se hai problemi di concentrazione, ti consiglio di fare un esperimento: prova a leggere un po’ più velocemente, potresti già solamente così notare un miglioramento. Ovviamente l’ideale sarebbe imparare delle vere e proprie tecniche di lettura veloce, che ti consentono di variare il ritmo di lettura a seconda del testo e del tuo livello di energia.
  • Mancanza di interesse: è un problema diverso dal primo, ed è maggiormente diffuso tra gli studenti “costretti” a studiare un determinato argomento. Un primo passo per risolvere è capire se dietro la mancanza di interesse non si nasconda in realtà un altro problema reale, quale, ad esempio, la complessità del materiale (vedi terzo punto), o preoccupazioni che distolgono la mente (quello che prima abbiamo chiamato “errato approccio mentale”), o un metodo di studio inadeguato che rende il processo di apprendimento lungo, noioso e poco gratificante. Immaginando che non ci siano problematiche di questo tipo, puoi aiutarti con un piccolo stratagemma: l’approccio del “critico severo”. Si tratta di leggere il materiale arrabbiandoti con lui perchè ti crea problemi, lo devi analizzare in maniera critica cercando tutti gli aspetti negativi, un po’ come quando ascolti attentamente ciò che dice una persona che ti sta antipatica proprio per opporti e contraddirla! All’inizio potrebbe sembrarti ridicolo, ma poi comincerai ad interessarti al testo e vedrai che funziona!

Concentrazione: ecco svelato un approccio che pochi conoscono!

Quando una persona legge e si distrae comunemente dice di “perdere la concentrazione”, e, insegnando tecniche di memoria e lettura efficace da oltre 10 anni, ti posso dire per esperienza che il 90% delle persone dice di avere spesso difficoltà di concentrazione.

Analizziamo insieme cosa accade quando stai leggendo e “perdi la concentrazione”: ti concentri sul testo, poi la tua mente si concentra su una persona che passa, poi ritorni a concentrarti sul testo, poi la tua concentrazione viene attirata da un forte rumore, poi ritorni sul testo, poi ti concentri su un tuo problema, poi ritorni sul testo, poi cominci a sognare ad occhi aperti, poi ritorni sul testo… e cosi via.

La domanda per te è: durante tutto questo tempo sei stato concentrato?

La risposta è: SI! La tua mente è stata concentrata il 100% del tempo, ma su cose diverse dal tuo obiettivo di lettura, quindi il problema è la direzione della concentrazione. La maggior parte delle persone non ha problemi di concentrazione, ma ha problemi a focalizzare la concentrazione su un obiettivo preciso.

Ti dò una buona notizia in anteprima: la capacità di focalizzare la concentrazione può essere allenata e, a breve (questione di giorni), uscirà un mio Ebook con un programma di allenamento che ho messo a punto proprio per imparare a focalizzare la concentrazione …

Al prossimo lunedì,
Marta

P.S. La condivisione arricchisce: lascia anche tu un commento!
Racconta  la tua esperienza…cosa fai quando perdi la concentrazione? Hai individuato la causa più frequente? Hai sperimentato qualche indicazione proposta nell’articolo?

 


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