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Mancini: “Kovacic farci fare il salto, Icardi deve pensare al campo, Thohir, Osvaldo e Destro? Dico che..”

Creato il 20 gennaio 2015 da Alex80

Mancini: “Kovacic farci fare il salto, Icardi deve pensare al campo, Thohir, Osvaldo e Destro? Dico che..”

Mancini: “Kovacic farci fare il salto, Icardi deve pensare al campo, Thohir, Osvaldo e Destro? Dico che..”

Ospite negli studi del Tiki Taka, Roberto Mancini ha parlato così del momento nerazzurro:

TERZO POSTO, POI SCUDETTO - Tra un anno dobbiamo tornare sui nostri livelli. Già l’anno prossimo, non tra due anni, dovremo lottare per lo scudetto, tornare sui nostri livelli. La prima volta che me ne sono andato poi l’Inter ha vinto anche senza me? No, non ci si resta male. Moratti ha continuato a vincere come ho fatto anche io, io sono stato in Inghilterra, ho fatto altre esperienze. Alla fine è stata una cosa positiva per entrambi”.

KOVACIC – “Dobbiamo migliorare il nostro possesso palla e Mateo potrebbe avere le qualità giuste per far cominciare la nostra azione. Però il miglioramento deve arrivare da tutta la squadra”.

MERCATO – “Sono bravo a farmi comprare i giocatori? Le grandi squadre sono fatte di grandi giocatori e quando ce n’è bisogno non se ne può fare bene, non c’è bisogno di essere bravi o meno”.

CERCI – “Se manca? Sono contento sia andato anche in un’altra squadra. Era nella nostra lista, questa è la verità”.

PODOLSKI-SHAQIRI - “Non sarà semplice scegliere chi gioca in EL. Vediamo se arriverà qualcun altro, se riusciremo a metterne due o tre sarebbe un bene”. 

EMPOLI - “Mi aspettavo di più, però sono partite che capitano, quindi non bisogna essere tanto negativi. Siamo consapevoli di aver giocato una brutta partita, però bisogna riprendere, nella brutta partita c’è qualcosa di positivo c’è stato: non abbiamo perso e non abbiamo preso gol”. 

ICARDI – “E’ importante che lui sia protagonista in campo. Dopo due mesi credo che abbia qualità importanti, è giovane e per questo ha ancora margini di miglioramento molto alto. Se diventerà un grande centravanti o un attaccante normale dipenderà da lui: se lui ha questa voglia può migliorare tanto, ma deve lavorare molto”.

OSVALDO – “Rispetto agli irregolari come mi colloco? Può succedere di tutto lo so. Credo non sia giusto parlarne, non ho nulla contro di lui e gli auguro trovi la soluzione migliore per lui”.

THOHIR – “Diverso da Moratti? Io l’ho incontrato una volta sola ma mi ha fatto un’ottima impressione. È molto attaccato all’Inter e sembra voglia fare le cose per bene, poi sono diversi per età e nazionalità”.

OBIETTIVI – “Nessuno è un mago. Bisogna lavorare e a volte non basta ancora. Si può passare da cose buone a cose meno buone come è successo ad Empoli. Non ci dobbiamo abbattere quando le cose non vanno. Possiamo agganciare il terzo posto o arrivare alla CL tramite un’altra strada”. 

DESTRO – “So le qualità che ha, era un ragazzino quando allenavo l’Inter. L’ho visto crescere, gioca in una squadra con grandi attaccanti”.

MILAN O INTER – Non so chi sta meglio, dobbiamo riprendere le terze in classifica e serve tempo”.

NIENTE JUVENTUS – “Non è vero che sono stato in ballottaggio con Allegri per la panchina bianconera, perché non sono mai stato interpellato. Penso che, dopo l’addio di Conte, la dirigenza della Juve sia direttamente virato su Massimiliano. E ha fatto bene, visti i risultati che sta ottenendo. La Juve sta facendo quello che sta facendo negli ultimi anni e ha possibilità di vincere. La Roma avrà le sue chance”.

TOTTI – “Se mi viene voglia di tornare a giocare? Se fossi rimasto alla Samp credo che avrei giocato di più, anche quando non ero al top. Totti è un giocatore straordinario. Se c’è un giocatore moderno in cui mi rivedo quello è Totti. Ha qualità fantastiche”. 

FERRERO - “Simpatico, molto simpatico. Se mi ha chiamato? Ci siamo visti e conosciuti a Marassi in una partita della Samp, è stata l’unica volta che ci siamo visti. Rispetto ai Garrone e a Mantovani ha sparigliato un po’ troppo (ride.ndr). Mantovani grandissimo uomo, spessore enorme: difficile eguagliarlo e Garrone l’ha tenuta in alto, è stato importante”. 

AI TEMPI DELLA SAMP - “Mancano i tempi in cui giocavo. I più belli della mia vita. I tagazzi che giocano iggi devono capire che hanno il dono di giocare e devono divertirsi. Il calcio è divertimento. Quanti assist mi ha fatto Vialli? 300-400 (ride.ndr). L’ultima partita in tribuna nel giorno dello scudetto? Ero stato espulso con l’Inter, io e Bergomi nello scontro diretto e sono finito in tribuna, si vede che me sono meritato”. 

BOSKOV – “Cosa ti ha insegnato? E’ stato un grande allenatore, ci ha fatto credere in noi stessi. Eravamo giovani e ci serviva qualcuno che aveva esperienza internazionale. E’ stato artefice dei nostri successi. A Wembley portammo tantissimi tifosi della Samp, ma è un ricordo triste perché sapevamo che quella sarebbe stata la prima e l’ultima. Per la Samp la finale di Champions non è scontata, è da album dei ricordi, però tanta la delusione”. 

LA NAZIONALE - “Se potevo dare di più? Sono state tante cose. In quegli anni eravamo tanti e bravi e chi sceglieva lo faceva tra tanti giocatori”. 

DIECI CHE TI SOMIGLIA - “Mi sono sempre rivisto in Totti perché ci somigliamo molto secondo me”. 

CASSANO – “E’ un altro giocatore che poteva avere tantissimo perché le sue qualità non le hanno tutti. Poteva fare molto di più e lui lo sa. Al Real Madrid poteva restare, aveva grandi qualità”. 

BALOTELLI - “Lo rivorresti un giorno? Non abbiamo litigato. Stavamo giocando una partitella e c’era un giocatore che aveva un problema fisico. Gli ho detto di non entrare forte sul compagno e lui alla prima entrata è andato forte. Quando l’ho tirato per toglierlo dal campo lui è forte e io facevo fatica a spostarlo. C’erano i paparazzi tutti i giorni, hanno scattato una sequenza di foto e sembra un litigio, ma assolutamente non era una lite. Gli voglio bene, l’ho fatto giocare da ragazzino. Al City ha fatto benissimo e spero torni ad essere il giocatore che era qualche anno fa”. 

INZAGHI - “Credo che il Milan debba dargli fiducia, è un ragazzo giovane e quando si sceglie uno giovane si deve supportare, credo che la sua società lo stia facendo. Ha bisogno di tempo, ma credo diventerà un grande allenatore, gli serve esperienza”. 

DOVE SI VIVE MEGLIO – “A Istanbul si vive bene, a Manchester piove troppo, a Milano si sta bene, anche a Bologna, a Roma, a Jesi. In Italia si sta bene ovunque”. 


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