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Mangiare senza carboidrati fa dimagrire?

Creato il 03 ottobre 2014 da Benesserestaff @benesserestaff

E quando i chili di troppo bussano alla porta, una delle cose che ci si domanda è se mangiare senza carboidrati faccia dimagrire. Si, perché alla fine sono sempre loro gli indiziati principali della ciccia che ci sovrasta. Anzi no, sono proprio quasi sempre loro i colpevoli. Ecco perché molto spesso, appena l’ago della bilancia supera la soglia di guardia, anche solo di una tacca, facciamo sparire i pacchi di pasta, tutti, il pane e addio anche alle patatine fritte. Ma sarà vero che eliminare i carboidrati ci aiuta a perdere peso rapidamente? E se si, perché? Infine, per quanto tempo possiamo fare una dieta priva di carboidrati senza subire effetti collaterali? Questa e altre risposte nei prossimi paragrafi.

Mangiare senza carboidrati fa dimagrire?

Iniziamo subito col dare le risposte che più ci interessano. Ebbene si, mangiare senza carboidrati fa dimagrire e anche parecchio, è assodato. Non c’è nulla di empirico e nessuna pratica di stregoneria, ma solo un principio fisiologico molto semplice.

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Lo spieghiamo meglio con questo ragionamento. Togliendo i carboidrati dal nostro regime alimentare (ma anche gli zuccheri vanno eliminati) priveremo l’organismo di quella dose di zuccheri necessaria per produrre energia, per darci quindi la forza per svolgere tutte le nostre normali attività quotidiane. Restando senza zuccheri, giusto per fare un esempio, è come se l’auto restasse senza benzina, il nostro organismo è costretto a prendere il “carburante” dalle riserve accumulate, i grassi. Ecco perché si dimagrisce rapidamente e di parecchi chili.

Se a questo punto della lettura stiamo pensando «Oh wow, evviva, ho trovato la soluzione a tutti i miei problemi!», continuiamo a leggere prima di andare in dispensa e buttare via tutti i pacchi di pasta e quant’altro. Questa è una dieta annoverata tra quelle drastiche, non tanto per le porzioni, che in realtà sono abbastanza libere, ma per il fatto che il nostro organismo, ovviamente, non reagisce esattamente bene a questa privazione. Per saperne di più, diamo uno sguardo al paragrafo successivo dove si spiega chiaramente quali sono i possibili effetti collaterali di questa dieta.

Eliminare i carboidrati, perché è meglio di no

Prima di elencare i contro di questa dieta, dobbiamo dire una cosa. Ne esistono diverse varianti e sono praticamente state tutte messe a punto da medici. La cosa stupisce perché proprio loro dovrebbero sapere che, alla lunga, questo regime alimentare è deleterio. Ma allora quando possiamo fare questa dieta? Ecco, se siamo degli sportivi che devono affrontare una gara a breve, diciamo che siamo autorizzati a farla. In realtà questo regime alimentare può essere praticato per qualche giorno, per un massimo di due settimane e solo se godiamo di un ottimo stato di salute. In queste due settimane potremo ottenere un risultato più che soddisfacente e senza danneggiare il nostro organismo.

Mangiare senza carboidrati significa non solo che dovremo eliminare tutti quei cibi che li contengono, ma anche che dovremo inserire nel nostro menù giornaliero molte proteine.

Questo non è esattamente un bene, soprattutto se per proteine intendiamo quelle di origine animale, quindi carni, pesci, formaggi e latticini, uova. Il nostro organismo, se protraiamo la dieta oltre le due settimane, inizia ad avere difficoltà a smaltire le scorie. Fegato e reni vengono caricati di un lavoro extra, decisamente troppo pesante alla lunga, ecco perché è meglio adottare un regime alimentare vario ed equilibrato piuttosto che puntare solo su alcuni alimenti.

Possibili effetti collaterali

Se si fa una dieta breve e lo stato di salute è buono, non ci dovrebbero essere grossi problemi. Gli unici effetti collaterali a cui possiamo andare incontro, soprattutto nei primi giorni, è un leggero senso di spossatezza. I veri problemi, come detto, si presentano dopo le due settimane, meglio non prendere la cosa alla leggera. Vediamo cosa succede. Come anticipato prima, il corpo non riesce, dopo un po’ di tempo, a smaltire l’eccesso di chetoni che si formano durante la metabolizzazione del glucosio. I chetoni in eccesso si accumulano nel sangue e danno disturbi che possono essere anche molto seri, fino, nei casi più gravi, al coma.

E adesso cosa faccio?

Diciamo subito che ognuno dovrebbe decidere per sé secondo coscienza, ma se dentro la testa sentiamo ancora una vocina che ci dice «Prova! Prova!» almeno prima facciamo una bella visita medica per vedere qual è il nostro stato di salute. Se tutto va bene, proviamo questo regime alimentare per una settimana e, se non abbiamo disturbi, possiamo provare anche per la seconda settimana, dopo di che interrompiamo e riprendiamo un regime alimentare vario, ma cercando di limitare i grassi, i cibi confezionati e facendo un po’ di movimento. In questo modo, se abbiamo perso qualche chilo, sarà più difficile riprenderlo, a patto che siamo costanti ed evitiamo gli eccessi..


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