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Mantenere è il verbo dell’amore

Creato il 20 settembre 2012 da Malpaese @IlMalpaese

Mantenere è il verbo dell’amore

Erri De Luca

I pesci non chiudono gli occhi

Edizioni Feltrinelli, 115 pag.

Leggere un libro di Erri De Luca è sempre un’esperienza particolare. Si può credere che siano poche pagine e che si farà in fretta ed è il modo migliore per ingannarsi. Perchè le sue storie sono sempre molto intense, ogni frase o parola è pensata, calibrata, misurata fino al millimetro e niente è lasciato al caso. Anche in questo romanzo, ci troviamo di fronte ad un linguaggio lirico che si avvale di termini accurati, ricercati e frasi dense di significati.

E’ un libro sulla crescita, scritto in prima persona, dove vengono riportate, pagina dopo pagine le sensazioni di un ragazzino che è arrivato a compiere 10 anni, “un’età a due cifre”. Ma il protagonista si sente più grande del suo corpo, e durante la storia, a più riprese viene sottolineato questo concetto della discrepanza, tipicamente adolescenziale, tra mente e corpo. Come se quest’ultimo non seguisse la mente nella sua crescita. Non ne fosse all’altezza. Il ragazzo è al mare, in vacanza con la madre, mentre il padre si trova lontano per lavoro. Arriverà a farsi picchiare, per “rompere il corpo” e vedere se, tramite questo espediente, diventerà più grande.

Si narra di un’estate al mare, dove il protagonista può seguire liberamente la sua passione per la pesca e per una ragazzina, della sua stessa età, che gli fa provare tante emozioni, a partire dal momento in cui le loro mani si sfiorano, fino allo stupore del verbo mantenere che vuol dire tenere per mano. E in tutti questi passaggi emotivi, scaditi da diversi giochi di parole che i due fanno insieme, mentre trascorrono il tempo in spiaggia, il protagonista inizia a riflettere sul concetto di amore. Fontamentali diventano allora tutte quelle impressioni che da un semplice sfiorare di pelle si trasformano in emozioni allo stato puro, a volte anche molto intense. Ma alla fine del ragionamento l’amore sta proprio in quel mantenere, tenere per mano. Un concetto talmente semplice da diventare complesso per chi oggi è abituato a complicare la vita fino al parossismo. Un concetto che sembra tanto lontano da noi tutti ma che lo scrittore ci invita a rivedere, meglio a riscoprire, perchè l’amore, quello vero, quello che resiste agli urti del tempo è proprio quello capace di “mantenere”, ovvero tenere per mano.

Uno tra i passaggi più belli del libro è il bacio tra i due ragazzini, lui la bacia con gli occhi aperti, come i pesci dice lei che gli chiede di chiuderli. Ma a quella domanda lui non può far altro che rispondere con un tono di stupore che cattura il lettore: “ non posso chiuderli, se vedessi quello che vedo io, non potresti chiuderli nemmeno tu”.

Come dire che tutta la bellezza del mondo sta in quello sguardo e in quel tenersi per mano.

Bianca Folino


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