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Mappa mondiale dei cervelli in fuga dall'Italia, tra realtà e leggenda

Creato il 06 aprile 2013 da Paopasc @questdecisione
Quale immagine trarreste dalla voce che circola costantemente sui giornali in merito ai cosiddetti cervelli in fuga? Forse quella di un paese, il nostro, dissanguato dall'emorragia di giovani ricercatori che lasciano l'Italia per  portare i loro studi e le loro intelligenze all'estero? Anche io avevo questa impressione, confortata da questa recente mappa dei cervelli in fuga pubblicata dal Fatto, che segnala la distribuzione mondiale delle mete dei ricercatori  italiani, con articoli e curiosità legate al mondo della ricerca, dai quali ho tratto il pezzo sulla città galleggiante.

Mappa mondiale dei cervelli in fuga dall'Italia, tra realtà e leggenda

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Ma era un'impressione sbagliata, come spiegano su Oggi Scienza [Cervelli in fuga? mica tanto]: non è tanto l'emigrazione di cervelli che rende l'Italia un caso speciale quanto l'immigrazione. Infatti, basandosi su dati OCSE del 2008, riguardanti tutti i laureati, e su un recente studio uscito di Nature Biotechnology, basato invece sull'analisi di 4 discipline scientifiche, i giovani scienziati che abbandonano l'Italia sono più o meno in linea con quelli degli altri paesi industrializzati, con l'eccezione di Stati Uniti e Giappone che, essendo alcune delle mete preferite, hanno un basso tasso di emigrazione. I dati OCSE parlano di un tasso di emigrazione del 3,8% in confronto al 7,1% dei tedeschi e al 6,3% degli olandesi e al 6,2% degli inglesi. I dati di Chiara Franzoni, autrice dello studio su Nature Biotechnology, indicano che i ricercatori -di 4 discipline scientifiche- che lasciano il nostro paese sono il 16,2%, comunque meno di Germania 23,3%, Gran Bretagna  25,1% e Belgio 21,7%.
Quello che ci rende speciali, come detto, non è tanto l'emigrazione delle giovani intelligenze quanto l'immigrazione. Infatti i ricercatori stranieri non ambiscono ad arrivare nel nostro paese: solamente il 3% sceglie l'Italia quale meta di studi e ricerche, percentuale tra le più basse tra i paesi sviluppati. Un'altra mappa è in grado di dare il colpo d'occhio della situazione. I colori più scuri indicano i paesi più attraenti dal punto di vista dello studio, in questa cartina interattiva preparata da Oggi Scienza che segnala i paesi con più alto Global Talent Index, indice che misura la capacità di attirare e trattenere talenti.

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Cliccate sui vari paesi della mappa per conoscere i vari indici. L'Italia, per esempio, ha i seguenti indici:
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Mentre la Francia ha questi:
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E' il caso comunque di notare che la somma di questi due flussi, il tasso medio di cervelli in uscita, in linea con quello di molte altre nazioni,  con il bassissimo tasso di cervelli in entrata, impoverisce l'insieme delle intelligenze, almeno rispetto agli altri paesi industrializzati dove i due indici si compensano.
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ilfattoquotidiano.it
oggiscienza.wordpress.com
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