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Maraviglioso boccaccio

Creato il 02 luglio 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

locandinaPosticcio e mal recitato. I Taviani deludono

Dopo il successo di Cesare deve morire, i fratelli Taviani mettono in scena una pellicola ispirata al Decameron di Boccaccio. Tuttavia la costruzione filmica non appare accettabile e si snoda in un’immagine pulita ed eccessivamente televisiva.

Nel 1348, mentre per le strade di Firenze impazza la peste, dieci giovani si riuniscono in un casolare fuori dalla città e si allietano reciprocamente per dieci giorni raccontandosi storie.

Quando ci si confronta con dei mostri sacri della cinematografia italiana, il rischio è quello d’incorrere in una recondita e inconsapevole deferenza, che non permette di giudicare in modo obiettivo il film. Cercando in tutti i modi di rifuggire questo atteggiamento, si è in grado di analizzare analiticamente Maraviglioso Boccaccio. E l’impressione finale non è decisamente delle migliori perché, nonostante l’iniziale, doverosa e precisa rappresentazione della peste fiorentina, del terrore del contagio e del confinamento dei malati, successivamente i fratelli registi fanno leva su un gruppo di giovani che si allontanano da Firenze per tentare di ritrovare la vitalità e la gioia. E purtroppo è fin troppo evidente che la recitazione dei giovani attori esibisca una ridondante e straniante accademia, che non aiuta nello sviluppo della pellicola. C’è tanto mestiere da parte dei Taviani, ma forse questo eccesso riduce l’opera a mera e sterile esposizione narrativa, che fa scivolare il film in una noia dominante e in una rappresentazione scenica eccessivamente pulita e molto più vicina a un serial televisivo.

Contraddistinto da un cast altisonante (sullo schermo si susseguono Vittoria Puccini, Riccardo Scamarcio, Kim Rossi Stuart, Michele Riondino, Kasia Smutniak, Lello Arena, Carolina Crescentini, Paola Cortellesi e Jasmine Trinca), ma privo di incisività, Maraviglioso Boccaccio si fa lodare per una fotografia naturalistica, che recupera le troppo spesse dimenticate bellezze culturali italiane, e per la cura dettagliata dei costumi e del contesto. Tuttavia ciò non è sufficiente perché il film dei Taviani scivoli fluido e in modo accattivante. Difatti Maraviglioso Boccaccio scorre senza lasciare il segno e non sviluppa a dovere i temi e le morali (l’amore, la tolleranza, la pietà e la fedeltà) che scaturiscono dalle novelle narrate, non riuscendo a farsi pienamente apprezzare. In una filmografia così densa di capolavori del cinema, può farsi spazio un passo falso; ecco Maraviglioso Boccaccio è un passo falso.

Uscita al cinema: 26 febbraio 2015

Voto: **


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