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Marcello Pittella: “Rompo il mio silenzio”

Creato il 29 aprile 2013 da Ecodibasilicata

“Rompo il mio silenzio.  Mi sembrava opportuno mantenerlo per rispetto a quanti erano implicati in questioni giudiziarie che ancora andavano delineandosi e perché ho sempre nutrito fiducia e rispetto nella magistratura e ritenevo opportuno facesse il suo corso.. giudicasse pure chi di dovere, io sono un uomo del fare, a me appunto questo.. come

amministratore, amministrare, come medico curare.. Mi vedo costretto a parlare di questo ma con voi, perché amici e sostenitori e vi ho percepito disorientati rispetto ad una faccenda di cui ad oggi io non ho ricevuto alcun avviso ufficiale.. leggo appunto assieme a voi che ci sarebbe a mio carico uno scontrino ‘pezzottato’ con l’aggiunta di un 2 davanti alla cifra di 23 euro pagati ad un ristorante.. non vi nego il mio disappunto di leggermi per questo additato come qualcuno che ha approfittato del bene comune, bene per cui mi sono sempre speso e continuerò a fare.. Solo en passant vorrei sottolineare che dopo che i miei resoconti degli ultimi 5 anni sono stato rivoltati come un calzino, questa sarebbe l’unica irregolarità riscontrata, vi chiedo e mi chiedo si può mai immaginare che sia stato fatto artatamente? Un uomo perderebbe ai suoi stessi occhi la propria immagine per tanto poco? Poco o molto che sia io non ho mai fatto nulla del genere, se mai dovesse risultare vera questa notizia, io andrò fino in fondo per verificare la paternità di quello sono certo si tratti comunque di un errore. Può mai un pasto consumato in più persone costare oggi 23 euro? Si, perché certo di più persone si è trattato, le mie pause pranzo se non sono di lavoro, le consumo in ufficio con un panino, io sono fatto così ed è una tale certezza che non mi da adito a nessun dubbio di sorta, a mia memoria, io non sono mai stato in un ristorante da solo.. Quello che mi amareggia un po’ è che in un momento così delicato per la nostra regione, qualcuno alimenti il malcontento, la diffidenza e la sfiducia senza capire che sarebbero invece necessarie accortezza, ponderatezza, imparzialità, che sarebbe necessario lasciare agli inquirenti il proprio lavoro e a noi altri convergere, tutti, nella ricerca di soluzioni possibili perché il delicato compito amministrativo continui il suo corso senza inopportune distrazioni in un momento di crisi così severa”. (MP)

marcello


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