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Marchionne: i reintegri a Pomigliano roba da folclore locale

Creato il 28 giugno 2012 da Ilazzaro @Ilazzaro

Marchionne: i reintegri a Pomigliano roba da folclore locale

 

”Questa legge non esiste in nessuna parte del mondo, da quanto ne so. Focalizzare l’attenzione su questioni locali ignorando il resto è attitudine dannosa. Un evento unico che interessa un particolare paese che ha regole particolari che sono folcloristicamente locali”. (Blitz)

Così l'italo americano Sergio Marchionne, sui 145 reintegri imposti dal giudice alla Fiat. Reintegri imposti perchè mossi dall'aggravante della discriminazione, considerato che tutti i 145 operai erano sindacalisti.

Senza entrare nel merito della vicenda, ci piacerebbe sapere cosa pensa Marchionne di tutte le leggi fatte ad hoc per la Fiat, tipo gli incentivi per la rottamazione.Folcloristiche?

Ci piacerebbe sapere se, trattandosi di soldi dei contribuenti, siano altrettanto folcloristiche le leggi che diedero il via libera a  300 milioni di euro per sostenere anche gli stabilimenti Fiat di Pomigliano d’Arco e di Termini Imerese (per la serie prendi i soldi e scappa visto che Termini Imerese ormai è ancora chiusa e non si sa ancora se la DR che avrebbe dovuta rilevarla è in grado o no di farlo, effettivamente) (fonte Il Fatto Quotidiano)

E sono folcloristici anche i finanziamenti pubblici pari a 15,8 milioni (pagabile in tre rate tra il 2010 e il 2013) alla Fiat Powertrain di Verrone, in provincia di Biella, per un investimento iniziato nel 2008 riguardante la costruzione di un nuovo tipo di cambio. “Per avere quei soldi – ricostruisce Cobianchi – la Fiat si impegna ad assumere seicento persone, portando il totale dei dipendenti a quota 1083, ma nella primavera del 2011 le assunzioni effettuate sono state soltanto cento. E quelle cento persone sarebbero state semplicemente trasferite da un altro stabilimento del gruppo Fiat, quello di Mirafiori.? (Il Fatto Quotidiano)

E hanno sapore locale e folcloristico anche i 37,3 milioni di euro per sostenere gli investimenti destinati alle linee di produzione della Nuova Lancia Ypsilon dello stabilimento siciliano di Termini Imerese dove, secondo i sindacati, dal settembre del 2008 i dipendenti lavoravano in media due settimane al mese, mentre le altre due le passavano in cassa integrazione?(ancora Termini Imerese...prendi i soldi e scappa,ndr)Con un particolare singolare: secondo gli accordi presi in sede europea, la Fiat avrebbe dovuto assumersi l’impegno di mantenere l’investimento in Sicilia per almeno cinque anni dal momento iniziale dell’operazione, nel 2008. Se dunque Termini Imerese chiudesse prima del 2013, come sta di fatto accadendo, la Fiat dovrebbe restituire i 37 milioni e spiccioli. (IL Fatto Quotidiano)

Mi sono divertito a cercarne solo alcune, di queste folcloristiche leggi...che hanno elargito qualche milione di euro dei contribuenti all'azienda automobilistica torinese.


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