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Marco Bellinazzo commenta gli effetti dell’adozione degli IFRS da parte delle società di calcio

Creato il 29 settembre 2013 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Grande spunto di Marco Bellinazzo (@MarcoBellinazzo) sul suo blog Calcio&Business, con un post nel quale informa che la UEFA starebbe studiando la possibilità di prevedere l'obbligo per tutte le società di calcio di adottare gli IFRS per la valutazione delle varie poste di bilancio.

Questo portrebbe ad una maggiore omogeneità nei dati utilizzati ai fini del Fair Play Finanziario che, lo ricordiamo, prevede una riclassifica dei valori contenuti nei documenti approvati da ciascuna società seguendo i propri standard nazionali (con la sola eccezione delle società quotate, che in Italia sono Juventus, Lazio e Roma, che già sono obbligate all'utilizzo dei principi contabili internazionali).

Percorso per nulla agevole per le società di calcio che in assenza di una variazione alla normativa italiana (alla data attuale solo le società quotate o quelle i cui bilanci fanno parte di un consolidato elaborato secondo gli IFRS sono autorizzate all'utilizzo dei principi contabili internazionali, le altre attendono un decreto attuativo che doveva uscire circa 10 anni fa).

Bellinazzo riporta il parere di Riccardo Raffo, partner della Deloitte:

L’adozione degli IAS/IFRS da parte delle società di calcio è sicuramente auspicabile, ma trattandosi di un passaggio complesso penso che si debba pianificare una transizione con tempi ragionevoli anche per consentire alle società di prepararsi adeguatamente.

Le maggiori difficoltà tecniche e gestionali che incontreranno le società di calcio per adeguarsi alle norme del FFP consisteranno nel verificare che le regole vengano applicate in modo uniforme da parte di tutti i club e che non ci siano differenze legate all’applicazione di regole di Paese.

Tuttavia, il problema più rilevante sarà quello di verificare che i rapporti con parti correlate avvengano a condizioni di mercato. Alcune società realizzano infatti importanti ricavi con controparti che sono correlate e questi possono essere considerati nell’ambito delle norme del FFP solo se realizzati a valori di mercato. Purtroppo, però, è tutt’altro che semplice verificare i valori di mercato in alcuni tipi di transazione, per i quali appunto un mercato di riferimento potrebbe non essere ben identificabile.

Estremamente interessante l'analisi che Bellinazzo fa al termine del suo intervento, elencando le principali differenze che le squadre di calcio si troverebbero a dover gestire rispetto agli attuali principi contabili nazionali:

  • Possibilità di scegliere di valutare un elemento degli immobili (es. diritti di superificie, centri sportivi), impianti e macchinari alla data di passaggio agli IFRS al fair value e utilizzare tale valore come sostituto del costo a tale data.
  • Diverso trattamento contabile delle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita (marchi etc…).
  • Attualizzazione diritti pluriennali e relativi debiti a medio/lungo termine.
  • Impossibilità di capitalizzare i costi del vivaio, relativi alle spese per la promozione e l’organizzazione del settore giovanile.
  • Svalutazione del valore residuo degli oneri pluriennali da ammortizzare in base all’articolo 18 bis della legge 91/81, relativi all’operata svalutazione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori, effettuata nel 2003, in considerazione delle allora mutate condizioni economiche e finanziarie del mercato di riferimento.
  • Definizione delle cd. Cash Generating Units e impairment test del parco giocatori.
  • Trattamento specifico di contratti onerosi (prestiti, esoneri, mancati utilizzi, contratti pubblicitari in perdita, minimi garantiti).
  • Diverso trattamento contabile delle attività finanziarie non possedute per essere negoziate, che devono essere valutate al costo ammortizzato mediante attualizzazione, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse.
  • Diverso trattamento contabile delle compartecipazione attive e passive ex art. 102 – bis con rideterminazione delle plusvalenze rispetto a quanto rilevato secondo i principi contabili italiani.
  • Attualizzazione debiti e crediti verso società calcistiche aventi scadenza superiore all’anno.
  • Attualizzazione debiti e crediti con scadenza superiore all’esercizio.
  • Attualizzazione del fondo TFR e di altri eventuali benefit plan mediante applicazioni metodologiche di tipo attuariale.
  • Diversa contabilizzazione di alcune tipologie di ricavi derivanti da contratti di cessione di particolari attività immateriali e della library e da contratti di sponsorizzazione.
  • Diversa contabilizzazione dei leasing e dei contratti di locazione.
  • Trattamento e informativa sui rapporti con parti correlate.

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