Maresciallo dei Carabinieri suicida a Vigevano

Il maresciallo Romeo Braj in servizio nella caserma dei Carabinieri di Vigevano si è tolto la vita con un colpo di pistola e il suo corpo è stato ritrovato nella campagna intorno a Cassolnovo.

Con la pistola d’ordinanza il maresciallo Braj, 37 anni, si è sparato un colpo alla tempia. Il suo corpo è stato ritrovato ieri mattina nella campagna intorno a Cassolnovo, paese a pochi chilometri da Vigevano, dove il maresciallo viveva con la moglie e due figli. La moglie, informata della tragedia dai colleghi della caserma di Vigevano, è stata colta da malore ed è stata soccorsa dai medici del 118.

Originario di Galatina, il maresciallo Braj era in servizio a Vigevano dal 2005 e da due anni aveva al comando del Nucleo radiomobile. Braj era conosciuto come un uomo tranquillo e, almeno in apparenza, sereno. Per questo nessuno riesce ancora a spiegarsi i motivi del suo drammatico gesto.

In base ad una prima ricostruzione, Braj è uscito di casa ieri mattina e vicino alla chiesa di via del Porto, fuori Cassolnovo, ha inviato un messaggio con il telefono ad un collega per scusarsi del gesto che stava per compiere. Il collega che ha letto il messaggio ha avvertito i carabinieri di Vigevano che hanno provato prima a chiamarlo e poi, tramite triangolazione satellitare, hanno individuato la posizione del telefono, lanciandosi in una corsa disperata verso il collega che, a quel punto, aveva già premuto il grilletto.

All’arrivo, i carabinieri hanno trovato il corpo a terra, senza vita e sul sedile dell’auto una lettera indirizzata alle persone a lui più care.