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Marguerite

Creato il 21 settembre 2015 da Eva Gatti @avadesordre

Marguerite Dumond è una nobildonna sposata con un conte squattrinato che non la ama e la trascura. La donna sublima tutta la sua noia nella passione per l'opera collezionando costumi, scenografie e sparititi originali ed esibendosi per la stretta cerchia di amici. Il problema è che nessuno ha mai avuto il coraggio di dirle che è stonata come una campana, lasciandole la convinzione di essere un soprano di coloritura.
Un giorno ad un ricevemento dei Dumont s'intrufolano un artista dadaista e il suo amico, critico musicale: la bolla d'illusione creata intorno alla baronessa, reggerà il confronto con il mondo esterno?

Margt

Pur con qualche zoppicatura il film di Xavier Giannoli si segnala per l'originalità della vicenda raccontata dosando riso e tragedia, liberamente ispirata alla vita di Florence Foster Jernkins, una melomane stonata convinta di essere una grande cantante che incise anche dei dischi.
La pellicola è ambientata nella Francia del 1920 con una ricostruzione storica molto accurata nelle scenografie e nei costumi, buona anche la resa dello spirito eversivo delle avanguardie artistiche degli anni '20.
In questa follia collettiva si va ad incuneare perfettamente la follia privata della baronessa Dumont che ha sublimato nelle sofferenze delle eroine del melodramma le proprie pene d'amore per un marito che l'ha sposata solo per denaro.
E' interessante come tutte le persone che dovrebbero tutelare la donna: il consorte, gli amici nobili, la servitù sono quelli che ne sfruttano più biecamente la follia assecondandola per un tornaconto personale, mentre la banda di squattrinati artisti parigini che dovrebbero avere meno remore nell'approfittare di Marguerite, finiscono per affezionarsi a lei incantanti dal candore naif con cui persegue la sua illusione: se non è un'artista del vocalizzo, la baronessa è certamente un'artista nell'anima, disposta a sacrificare tutto in nome della sua “arte”.
[Spoiler] Se lo spirito dei tempi è perfetto per accettare il delirio canoro di Marguerite, sarà purtroppo la nascente tecnologia a distruggere la sua illusione: l'inquietante maggiordomo Madelbos, che più di tutti asseconda la follia della baronessa, ha in realtà uno scopo recondito altrettanto delirante e sarà ascoltando una registrazione della propria voce che Marguerite verrà messa di fronte alla propria incapacità, lo shock subito le sarà fatale? Il film non lo dice esplicitamente ma diventa secondario sapere se la donna sopravvive poichè muore la sua dimensione artistica uccisa dalla macchina che nella sua fredda resa della realtà, trasforma in fenomeno da baraccone, in freak, chi si discosta dalla normalità.


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