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Maria Regina delle Missioni /Quarantacinque anni e molto ben portati...

Creato il 03 ottobre 2015 da Marianna06

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Si chiama Maria Regina delle Missioni. Nome un po’ lungo. Ma così venne battezzata a Torino 45 anni fa. Oggi è una affascinante signora, sorella minore di Consolata, pure lei donna di classe eccelsa, celeberrima e amatissima a Torino.

Maria Regina delle Missioni ha messo su casa in Via Cialdini nel 1975, ma dal 1970 ha abitato presso i Missionari della Consolata in Corso Ferrucci 18, in attesa che la sua abitazione fosse ultimata...

Certamente i più giovani stenteranno a capire che sto parlando della “parrocchia” Maria Regina delle Missioni, iniziata e retta dai Missionari della Consolata, con l’apporto straordinario della popolazione locale.

Oggi questa parrocchia celebra un doppio compleanno: 40/45 anni di vita, senza l’ombra di una ruga sul volto. I parrocchiani, con parroci e viceparroci in testa, intonano festanti “happy birthday”.

Tra i parroci ci sono anch’io, parroco dal 2005 al 2010.

È stato un lustro stimolante e ricco quello. Ai fedeli di Maria Regina delle Missioni sarò sempre grato, perché mi hanno insegnato, soprattutto, a confidare nella divina Provvidenza.

Quando misi piede in parrocchia nel novembre del 2005, Mauro mi disse: “Bisognerà fare subito un po’ di manutenzione, specialmente nei locali dell’oratorio. L’impianto elettrico è da... criminali!”.

Nell’arco di 5 anni furono spesi circa 250 mila euro! Ma ci ha pensato la Provvidenza a procurarli, “attraverso la generosità dei parrocchiani”.

       

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La Provvidenza mi ha pure salvato la vita.

Amici di Maria Regina delle Missioni, ricordate quel mattino quando il parroco, padre Francesco, cadde da tetto della chiesa? Qualcuno disse che voleva suicidarsi, perché contrariato e dispiaciuto, dovendo lasciare la parrocchia per andare in Tanzania.

Sì, caddi del tetto, ma non perché volessi suicidarmi, bensì perché fui un incosciente.

Però Maria Regina delle Missioni, in persona, mi accalappiò  per la lunga zazzera, e rimediai solo una solenne “sederata”. Mentre potevo restare secco come un baccalà!

Era il 13 maggio, festa della Madonna di Fatima...

Madonna di Fatima, Vergine Consolata, Maria Regina delle Missioni... Però è sempre Lei:  “aiuto dei cristiani”,  “consolatrice degli afflitti”, “segretaria della Provvidenza”.

E sempre Madre di Dio.

Però l’immagine di Maria Regina delle Missioni, presente nella chiesa senza campanile di Via Cialdini, mi piace troppo. È una Madonna missionaria, quella, che guarda “vicino” e “lontano”.

Guarda vicino: e vede tutti gli scoraggiati, i delusi, gli ammalati, i disoccupati. Scorge persino quello parroco imbecille che piomba dal tetto.

Maria Regina delle Missioni è una missionaria che guarda lontano: e vede, ad esempio, i barconi stracolmi di profughi disperati alla ricerca di una vita migliore. E, ancora una volta, mormora contro quel parroco della sua comunità, oggi missionario in Tanzania.

Grazie, carissima Maria Regina delle Missioni.

 

                     p. Francesco Bernardi,

                    missionario della Consolata in Tanzania

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                            a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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