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Marina

Creato il 08 maggio 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

marina

Anno: 2013

Distribuzione: Movimento Film 

Durata: 110′

Genere: Drammatico 

Nazionalità: Belgio 

Regia: Stijn Coninx

Data di uscita: 8 Maggio 2014

L’immigrazione italiana in Belgio è stata una realtà durata vent’anni che ha visto come protagonisti molti dei nostri connazionali costretti, nel secondo dopoguerra, ad andare a lavorare nelle miniere di carbone. Il doloroso capitolo di questa fuga di massa da una terra non in grado di sopperire ai bisogni economici dei propri abitanti fu anche palcoscenico di una tragedia in cui, l’8 agosto del 1956, a Marcinelle morirono 134 italiani colpevoli solamente di essere tra le mura della Bois du Cazier nel momento sbagliato.

Tra le tante famiglie che in quegli anni abbandonarono il Belpaese c’era anche quella di Rocco Granata, il cantautore italiano famoso per la canzone Marina, il cui padre, Salvatore, era un minatore. Sulla storia di Granata il cineasta belga Stijn Coninx ha preso spunto per il suo lungometraggio che prende il nome dalla hit del musicista e che racconta con qualche pecca narrativa ma con molta passione il riscatto sociale del suo protagonista costruendo intorno ad esso un affresco storico di tutto rispetto.

Belga il regista, italiana la storia come il cast che vede tra i protagonisti il bravo Luigi Lo Cascio e la sempre convincente Donatella Finocchiaro.

Il biopic dai toni del musicarello d’altri tempi Marina trova la sua ragion d’essere, e d’esserci al cinema, nel conflitto generazionale messo in scena tra Rocco (Matteo Simoni) e Salvatore (Lo Cascio) simbolo dello scontro tra coloro che furono figli del dopoguerra dalle contadine origini e quelli che hanno visto nel boom economico una luce di speranza impossibile da non seguire.

Le opposizioni raccontante nella pellicola di Coninx e che nascono da vissuti diversi ma storicamente consequenziali, viste con gli occhi di questo XI secolo, creano nello spettatore che le ha vissute una forma di pura nostalgia e in quello che non ne è stato protagonista quasi una sorta di invidia per quegli anni in cui i figli avevano una vita migliore dei loro padri. Di quei tempi in cui alla radio una voce felice cantava: Marina, Marina, Marina ti voglio al più presto sposar…

Sandra Martone


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