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Mario Cipollini, è un ritorno veramente fattibile?

Creato il 09 marzo 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra
Mario Cipollini, è un ritorno veramente fattibile?
Mario Cipollini ha rilasciato nei giorni scorsi un'intervista alla Gazzetta dello Sport in cui affermava che gli sarebbe piaciuto tornare a gareggiare con i professionisti, indicando anche una possibile squadra con cui avrebbe corso. Si tratta della Farnese-Selle Italia di Luca Scinto e Angelo Citracca. Se il primo si è rivelato freddo sull'argomento, il secondo, invece, ha detto che non sarebbe un'ipotesi da escludere a priori, lasciando carta bianca alla fantasia degli appassionati.
Il compito di Re Leone, da lui indicato, sarebbe quello di apripista per Andrea Guardini nelle volate, colui che è considerato da molti il suo erede. In effetti alla Farnese manca un vero e proprio treno che consentirebbe ad Andrea di competere ad armi pari con i vari Farrar e Cavendish.
Se infatti in corse come il Tour of Langkawi la concorrenza minore permette alla squadra di portare la propria punta in posizione ottimale per lanciare lo sprint, questo non accade in altre occasioni. Al Tour of Oman, per esempio, questo è apparso evidente. Lì il veneto non è mai riuscito a imporre la propria legge, dovendo lanciare spesso lo sprint da troppo lontano o perdendo il treno giusto nell'ultimo chilometro. Una figura come quella del campione del mondo a Zolder 2002, invece, potrebbe sopperire a questa mancanza con l'esperienza e la classe che l'hanno sempre contraddistinto.
Il problema, in ogni caso, rimane l'età di Super Mario e gli ormai 7 anni di inattività che potrebbero comunque pesare sulle sue performace. Il toscano non è rimasto completamente fermo ma la condizione atletica non è sicuramente quella dei giorni belli. Sentendo le sue parole dovrebbe eliminare 7-8 chili che al momento sono di troppo, anche se il peso in eccesso dovrebbe essere di muscoli e non di massa grassa. Questo non sarebbe il primo ritorno nel ciclismo che conta per l'ormai 45enne di Lucca, che già nel 2008 aveva partecipato al Tour of California con la Rock Racing, conquistando anche un terzo posto in volata. Come detto il livello fisico di Cipollini non può essere quello dei tempi belli, ma non è neanche quello che serve. Guardini, infatti, è un velocista che può anche essere pilotato a velocità non altissime, riuscendo poi a sviluppare una grande accelerazione nei primi metri d'azione grazie all'esplosività di cui è dotato. Quindi non è tanto la grande forza o preparazione fisica che servirebbe a Cipollini, bensì la grande esperienza che si porta come dote, perchè credo sia perfettamente in grado di tenere i ritmi che gli sarebbero richiesti dal compito che deve svolgere.
Al momento ha dichiarato che la cosa non è per niente sicura, ma lui si allena come se la partecipazione al Giro fosse una cosa ormai scontata. Il popolo del web, nel contempo, si è diviso. Alcuni sono contrari al ritorno del più forte velocista della storia, perchè vedono nel suo ritorno una possibilità di sporcare i ricordi che aveva lasciato nella mente di tutti gli appasionati. Altri credono che sia una semplice trovata pubblicitaria per portare alla ribalta il proprio marchio di biciclette, mentre esiste anche un gruppo che si dice favorevole a questo scenario. Certo, rivedere in corsa Mario Cipollini con l'ennesimo improbabile body nel crono-prologo di Herning, in Danimarca, avrebbe davvero un grandissimo fascino.
(Leggi l'articolo anche su Intervista Sportiva, http://www.intervistasportiva.com/it/altri/ciclismo/2012-03-09/000142/cipollini-vuole-tornare-a-correre-pensa-gia-al-giro.aspx, sito amico di Olimpiazzurra che, come noi, tratta di sport a 360 gradi).
Gianluca Santo

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