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Mario Monti e il nuovo Governo. Il rischio è che ambizione e passione portino i tecnici a buttarsi in politica, alla faccia di Berlusconi e Bersani

Creato il 20 novembre 2011 da Lupoantonio

Mario Monti e il nuovo Governo. Il rischio è che ambizione e passione portino i tecnici a buttarsi in politica, alla faccia di Berlusconi e Bersani

Nella storia della Repubblica nessun Capo di Governo aveva ricevuto, come Mario Monti, una fiducia così larga. Dicono che Supermario sia estraneo alla politica, che sia stato nominato per portare l’Italia fuori dal tunnel della crisi finanziaria ed economica, solo per approvare le riforme necessarie a questo scopo. Fatto tutto ciò (ci riuscirà?), scaduto il “mandato”, che nella fantasia di molti è indicato nella primavera del 2013, Monti dovrà dimettersi e fare strada alla politica, cioè a

tutto ciò che è ipocrisia, bugie, promesse non mantenute e teatrini da buffoni di circo. Insomma, quello di Monti è considerato un Governo composto di tecnici apolitici, usa e getta.

Per cui il “progetto” segreto di Berlusconi e Bersani è quello di non fare “crescere” troppo Monti. Infatti il rischio è che, superata la crisi, l’economista potrebbe essere un ostacolo per loro per riprendere da protagonisti la scena politica. Se Monti e i suoi tecnici diventassero ambiziosi e si innamorassero della politica, cosa succederebbe? Se Monti riuscisse a risolvere da qui al 2013 i problemi dell’Italia, è certo che poi si metta da parte? O esiste il rischio di assistere alla sua candidatura per guidare una coalizione, magari centrista, equidistante tra Berlusconi e Bersani? Con quali alleanze? Monti su questo argomento non risponde in modo chiaro…

Ma Corrado Passera cosa risponderebbe? Passera, nel nuovo Governo, assumerà una carica molto importante, sarà Ministro dello Sviluppo Economico e, ad interim, delle Infrastrutture e Trasporti. Sarà un Ministro molto in vista, e tutti sanno che nutre una grande passione per la politica. Al momento giusto questo tecnico si tirerà indietro?
Passera è stato banchiere e top manager, accumulando milioni. E’ un uomo di grande esperienza ed è vicino al Vaticano. Inoltre è vicino al banchiere Giovanni Bazoli che a suo tempo appoggiò la candidatura di Romano Prodi. E’ vicino anche all’editore di Repubblica, Carlo De Benedetti, “nemico” di Bersani…
Insomma, quanti di questi tecnici, improvvisati Ministri, si lasceranno convincere dalle sirene della politica? Si accettano previsioni…

Questa la squadra del nuovo Governo:

Presidente del Consiglio dei Ministri

Mario Monti

Segretario del Consiglio dei Ministri

Antonio Catricalà, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio

Ministri senza portafoglio

Rapporti con il Parlamento

Ministro Dino Piero Giarda

Turismo e Sport

Ministro Piero Gnudi

Coesione Territoriale

Ministro Fabrizio Barca

Cooperazione Internazionale e Integrazione

Ministro Andrea Riccardi

Politiche europee

Ministro Enzo Moavero Milanesi

Ministeri

Affari Esteri

Ministro Giulio Terzi di Sant’Agata

Interno

Ministro Anna Maria Cancellieri

Difesa

Ministro Giampaolo Di Paola

Giustizia

Ministro Paola Severino

Economia e Finanze

Ministro Mario Monti

Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti

Ministro Corrado Passera

Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

Ministro Mario Catania

Lavoro, Politiche Sociali e Pari Opportunità

Ministro Elsa Fornero

Salute

Ministro Renato Balduzzi

Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare

Ministro Corrado Clini

Istruzione, Università e Ricerca

Ministro Francesco Profumo

Beni e Attività Culturali

Ministro Lorenzo Ornaghi


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