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Mario Piccolino, ultima vittima di mafia. Nasce l’osservatorio antimafia siglato Federconribuenti

Creato il 06 giugno 2015 da Ufficiostampafedercontribuenti @Federcontribuen
Mario Piccolino, ultima vittima di mafia. Nasce l’osservatorio antimafia siglato Federconribuenti

Attenzione al depistaggio mediatico. Mario Piccolino, l'avvocato di Formia ucciso lo scorso 29 maggio, è stato assassinato da mano mafiosa. Formia, come l'entroterra laziale, come la costa tirrenica, vedete Ostia, è territorio della camorra, su questo non ci sono dubbi. Non dimentichiamo Mafia Capitale.

Le fiction hanno costruito nell'immaginario collettivo una visione distorta del mafioso. Faccia segnata dalle ferite, catenacci d'oro al collo, petto villoso in bella vista, accento del sud. Simboli che possiamo ancora vedere nei vicoli scarsamente illuminati di borghi segnati dal tempo. Il mafioso di città, per mafioso intendiamo ogni categoria ( camorrista, ndranghetista, ect ), è persona distinta, cordiale, colta e quindi difficile da individuare da occhio poco attento. Mario Piccolino è una vittima della mafia; la sua lunga attività, le sue parole e le sue denunce ne sono la prova. Racconta il fratello Marco: " ricordo alcune parole pronunciate da mio fratello nel corso di una riunione pubblica, facendo riferimento all'aggressione subita nel 2009 da parte di Angelo Bardellino, mio fratello Mario metteva in rilievo la voce circolata sulla stampa locale che voleva l'aggressione come una simulazione da parte di chi l'aveva subita, o - in alternativa - che in fondo lui l'aggressione " se l'era meritata, se l'era cercata". Disse Mario: "per quella che è stata la mia esperienza cerchiamo di capire bene dove si nasconde la mafia. Io non vedo più il Bardellino, però, questi personaggi bisogna buttarli via da Formia perché a me consta che questi continuano a fare quello che vogliono, non so se mi spiego, e quello che hanno fatto a me, lo fanno a un sacco di gente, quotidianamente, noi ci dobbiamo ribellare. Mario si preoccupava, oltre a fare le dovute denunce, anche a riaccendere la coscienza nei cittadini".

Imprimetevi nella mente questo concetto: dove ci sono soldi, affari, e business, c'è mafia perchè la mafia può contare su appoggi politici. Perchè nel libro paga troviamo personaggi chiavi a difesa della giustizia e della stessa democrazia. Perchè la mafia ha saputo nel tempo trasformarsi e mantenere quel potere indiscusso che tante volte ci ha fatto piangere e tremare.

Federcontribuenti scende in campo contro la mafia. Darà spazio e riparo ad un gruppo di esperti che da qui in avanti avranno modo di segnalare e disegnare la mappa mafiosa in Italia. Lo faranno in anonimato, misura indispensabile fin quando non saremo in grado, come Stato, di tutelare i nostri difensori e assicurare al carcere duro chiunque verrà riconosciuto come membro della mafia.

Dove lo Stato arretra la mafia avanza. Quel che la mafia dà in termini di lavoro, soldi, aiuti, se lo riprende in breve tempo con interessi che possono costare la vita.


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