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Marjorie De Sousa: Nessuno può vivere senza una storia d'amore

Creato il 31 agosto 2010 da Sabins

A molti di voi questo nome non dirà niente, ma a me dice molto.
L'ho vista per la prima volta in una telenovela "GATA SALVAJE", dimenticabilissima telenovela venezuelana realizzata a Miami. Come spesso dico la qualità delle novelas sono molto migliorate con gli anni, escuse quelle brasiliane che sono sempre state di un certo livello. Gata Salvaje però era una di quelle telenovele che ho guardato per un'unica ragione, il bel protagonista maschile, il cubano Mario Cimarro, prima di arrendermi all'insistente mediocrità della sceneggiatura. Marjorie, bellissima come solo le venezuelane sanno essere, interpretava una delle donne di contorno, invidiose e intriganti, che potrebbero avere tutto e chissà perché se la passano cospirando contro la protagonista bella e ingenua. Mi aveva colpito per la sua bellezza e per l'estrema gioventù, doveva avere un 21-22 anni e io credevo ne avesse qualcuno in più. Poi l'ho persa di vista, un po' perché le telenovelas venezuelane sono difficili da rintracciare nella Rete, un po' perché sono quasi sempre inguardabili per protagonisti vistosi e urlanti e sceneggiature zoppicanti. Da qualche tempo De Sousa è una delle attrici più affermate della televisione venezuelana, grazie anche alla visibilità che la sede di Venevisión a Miami implica, così ritrovarla 30enne e consapevole, sulla pagina web di peopleenespanol.com, è stata una bella sorpresa. L'hanno intervistata perché è protagonista di una telenovela che sarà presto trasmessa negli USA da Univisión, Sacrificio de mujer, ma lei ha saputo dire cose belle e interessanti sul suo Paese, soprattutto sulle conseguenze che la chiusura di RCTV, voluta da Hugo Chávez, ha avuto per migliaia di persone. Se volete leggerla in spagnolo la trovate qui Marjorie De Sousa: Nessuno può vivere senza una storia d'amoreMarjorie De Sousa: Nessuno può vivere senza una storia d'amore"Il progetto di questa telenovela mi emoziona molto. E' il personaggio più complicato che mi è toccato interpretare. E' una donna di carattere molto forte, ha molti cambi emozionali, ha molte transizioni. Poi lei è molto più grande di me e ottenere quest'immagine è stato un po' difficile, soprattutto a livello spirituale"
- Perché? In qualche modo per te la vecchiaia significa la perdita della bellezza fisica?
No, per niente. Ogni età ha il suo fascino. Poi io credo che tutti abbiamo cose di belle e di brutti. Se hai complessi li rifletterai e questo è probabilmente quello che ti fa vedere brutto, non se hai più è meno attributi fisici.
- Però, essendo una donna così bella, credi che se fossi stata brutta avresti avuto lo stesso successo nella tua carriera?
Io credo che la bellezza sia quello che proietti da dentro. Tutto abbiamo una luce speciale. Siamo responsabili di quello che proiettiamo, tutti sono belli.
- Anche il presidente del tuo Paese, Hugo Chávez? Anche lui è bello?
Mi stai portando su un terreno molto pericoloso (lo dice tra risate nervose), meglio continuare a parlare di televisione.
- Il Venezuela è stato uno dei principali produttori di telenovelas di Latinoamérica. Credi si potrebbe dire lo stesso, adesso?
Il Venezuela è un grande Paese, con gente lavoratrice e di talento. Se parliamo della produzione di dramáticos, bisogna riconoscere che ha danneggiato molto, a livello di impiego, per gli attori, gli scrittori, i tecnici, insomma per tutti i lavoratori dell'industria della televisione, la chiusura di un canale. Ma a livello personale mi dà un orgoglio enorme la gente del mio Paese, perché con tutto questo, figurati che la gente cerca di non fermarsi. C'è stata come un'esplosione creativa. Si sta facendo più cinema. Inoltre ogni volta ci sono più venezuelani fuori, che fanno tv, e non è per niente, ma è gente così professionale, così ricca di talento che a me, come venezuelana, riempie di orgoglio vederli. Senza andare molto lontano, in questa telenovela di Univisión lavorano Juan Alonso Batista El gato, Luis José Santander e Flor Nuñez, tutti venezuelani e tutti eccellenti attori, soprattutto lei, che per me è come una grande maestra della recitazione.
- Hai avuto l'opportunità di lavorare in vari Paesi. Ci sono differenze nel modo di produrre telenovelas in Messico, Colombia, Venezuela o USA?
Credo che alla fine lo stress sia lo stesso. L'unica differenza che potrebbe esserci è a livello di tempo delle riprese. Per esempio, nel Messico o nel Venezuela puoi produrre una novela di 120 puntate in 8 mesi, qui, negli Stati Uniti, la fai in 6 mesi. Noi iniziamo a girare alle 6.30 di mattina e facciamo tra le 40 e le 60 scene al giorno. Così immaginerai che finisci molto stanco.
- Credi che la telenovela, come genere, si è evoluto?
Credo ci sia stata un'evoluzione naturale. Le telenovelas non sono altro che il riflesso della vita reale. Chiaro, con esagerazioni, perché nessuno è così esageratamente cattivo come i cattivi delle novelas, né così esageratamente buono come le protagoniste, ma c'è gente buona e gente cattiva, con cattive intenzioni. Credo che, nonostante stiamo parlando di storie che in apparenza girano intorno al narcotraffico, per esempio, sempre ci sarà una storia d'amore nella trama, perché al pubblico piace questo. Nessuno può vivere senza una storia d'amore.
- E tu hai la tua nella vita reale? Come sta il tuo cuore?
Il mio cuore sta molto bene e batte molto forte. 


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