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Marocco: Grazia Reale ai detenuti politici.

Creato il 16 aprile 2011 da Paolo

Marocco: Grazia Reale ai detenuti politici.Colpo di scena : i cinque prigionieri ”politici”, condannati in quanto coinvolti nel caso Bellirej (35 ergastoli per terrorismo islamico con sentenza definitiva del luglio 2010), sono stati liberati ieri con una grazia reale che coinvolge 190 detenuti. Si tratta di Mustapha Moâtassim, segretario generale del defunto Badil El Hadari, partito dissolto dal Primo Ministro Abbas El Fassi, Mohammed El Marouani, Mohammed Amine Regala, Ma- El Ainin El Abadela e Abdelhasfid Sriti. Abdelhafid El Idrissi, arrestato nell’ambito di un inchiesta nella lotta contro il terrorismo, è stato anch’esso liberato. Mohammed Sebbar, segretario generale del Consiglio Nazionale dei Diritti dell’Uomo (CNDH) ha confermato anche l’accordo di grazia concessa ai 14 membri della Salafya Jihadia di cui fanno parte Abdelkarim Chdli e Ahmed Fizazi. I detenuti del gruppo Tamek sono stati scarcerati in libertà provvisoria; si tratta di Ali Salem Tamek, Ibrahim Dahane, Ahmed Naciri e Ahmed Mohammed Haddi, detto Al Kinane. Secondo un comunicato del ministero della Giustizia, questa liberazione si inscrive nel quadro della grazia reale accordata a  profitto dei detenuti, in risposta ad una richiesta espressa al sovrano dal presidente e dal segretario generale del CNDH. Per Driss El Yazami, questa giornata ( mercoledi 14 aprile) è una data storica e un passo importante nei processi democratici in corso nel paese. “La decisone della grazia si iscrive nel quadro delle misure prese in favore dello sviluppo politico e del rafforzamento del clima di fiducia”, ha aggiunto. Diversi partiti politici avevano richiesto la scarcerazione di questi prigionieri politici e sicuramente si tratta di una buona mossa per stemperare l’tmosfera politica attuale carica di tensione sociali. Questa grazia reale è stata applicata sul residuo di pena a 96 detenuti, commutazione della pena di morte a carcere per 5 detenuti e si è deciso la sostituzione della pena all’ergastolo  con pena a termine per altri 37 detenuti, oltre agli arresti domiciliari per 52 detenuti. I cinque graziati dell’affaire Bellirej sono stai accolti nella sede del CNDH e per Mohammed Sebbar questa decisione dimostra la volontà del sovrano nel promuovere i diritti umani in Marocco, permettendo di riconquistare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.  


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