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Marocco in libertà: viaggio in auto da Marrakech al Sahara

Creato il 28 luglio 2014 da El3naliv

Marocco in libertà: viaggio in auto da Marrakech al Sahara
Ci vogliono tre ore e mezza di volo per arrivare in Marocco e un viaggio in questo Paese vola come il vento. Sono molte le meraviglie che si celano all'interno e al di fuori delle mete più consolidate del territorio. Rileggendo i post che ho dedicato a questa terra (il resoconto su Marrakech, il soggiorno sulla spiaggia e nella Medina di Essaouira, la visita alle incisioni rupestri di Ait Ouaazik e infine le notti nel Deserto del Sahara) mi sono resa conto che ho parlato dell'itinerario sempre "a pezzi", senza mai descriverlo nella sua interezza. In realtà il viaggio in Marocco è stato un itinerario più che avventuroso svoltosi con il mezzo che, da sempre, rientra in cima alle nostre preferenze: la macchina. La libertà di fermarsi dove si vuole e la possibilità di poter toccare con mano la vita più autentica che scorre al di fuori dalle destinazioni più note sono doni impagabili. 
Siamo atterrati a Marrakech in un assolato pomeriggio di settembre, anche se la Città Rossa non è stata la prima immediata meta di viaggio. Mentre programmavamo l'itinerario in macchina abbiamo difatti riscontrato una piccola noia. Essaouira, il borgo di pescatori affacciato sull'Atlantico, rappresentava l'unica meta a ovest nel nostro tragitto e, per non complicarci il viaggio, abbiamo deciso di visitarla per prima, per poi tornare a est e proseguire solo in quella direzione. Un trucco che consiglio anche "a posteriori" dato che, oltre a evitare complicazioni e ripetizioni di percorsi, permette anche di prendere confidenza con l'eventuale mezzo noleggiato: la strada verso Essaouira è infatti pressoché libera e dritta. Arrivati sulla Costa Atlantica visiteremo la Medina con le case intonacate di bianco, il porto e le sue rinomate spiagge frequentate e amate dai surfisti.

Marocco in libertà: viaggio in auto da Marrakech al Sahara

Essaouira


Non mi dilungherò nel parlare della Città Bianca, le ho già dedicato il suo spazio in un post precedente. Vi racconterò piuttosto di un'esperienza avuta sulla via del ritorno. Fra Essaouira e Marrakech sono presenti alcune cooperative femminili che producono olio di Argan, condimento alimentare e segreto di bellezza delle donne marocchine. L'argan è uno dei prodotti più versatili nel mercato del Marocco e queste cooperative vendono un insieme di creme, olii e maschere fabbricate dalle noci e da altre parti dal prezioso albero. Oltre che visitare le cooperative, vi suggerisco di aguzzare la vista lungo la strada e osservare gli alberi: le capre allevate nei dintorni infatti non disdegnano le foglie dell'argan e, pur di cibarsene, arrivano ad arrampicarsi sui rami più alti. 
Marocco in libertà: viaggio in auto da Marrakech al Sahara

Marocco in libertà: viaggio in auto da Marrakech al Sahara

Accendendo di nuovo il motore, la strada scorre fino a Marrakech. Una città incredibile. Brulicante di vita, ricca di profumi, colori, strade labirintiche e souk senza fine. Nei souk le piramidi di spezie, i tappeti, le tazzine di ogni colore e dimensione, le borse e le vesti appese incitano a trascorrere una giornata a contrattare e far affari. Le strade della città portano inoltre a sontuosi giardini, alla Medersa Ben Youssef e ad altre attrattive descritte nel post più specifico.

Marocco in libertà: viaggio in auto da Marrakech al Sahara

Medersa Ben Youssef, Marrakech 


Terminato il soggiorno nella Città Rossa ritiriamo la macchina da un autonoleggio locale. Volevamo un 4x4 a un prezzo ragionevole, ma, contattando autonoleggi "noti a livello internazionale" ci è preso un colpo nel leggere le loro tariffe. Per risparmiare sul prezzo dell'auto consigliamo quindi di lasciarli perdere e di spostare l'attenzione verso un noleggio locale. Quello che vi consigliamo è KatCar. Ottimo autonoleggio, con contratti scritti in inglese, controfirmati e in regola. Lasciamo quindi Marrakech e cominciamo a salire per l'Alto Atlante, una catena montuosa che si estende dall'Atlantico all'Algeria e che conduce nei territori più autentici della regione grazie al Passo del Tizi-N-Tichka. Le vedute spaziano su altopiani desertici, villaggi in argilla, wadi (fiumi) in secca nelle valli, cittadelle fortificate. Il vero Marocco, dove i berberi vivono ancora seguendo il ciclo delle stagioni e il lavoro nei campi. 

Marocco in libertà: viaggio in auto da Marrakech al Sahara

Villaggio sui monti


Marocco in libertà: viaggio in auto da Marrakech al Sahara

Donne al lavoro 


Marocco in libertà: viaggio in auto da Marrakech al Sahara

Paesaggi


Il Passo conduce inoltre a Ait Benhaddou, splendida kasbah in argilla appoggiata su una collina di arenaria rossa. Inclusa dall'Unesco fra i siti Patrimonio dell'Umanità, è oggi popolata da poco più di dieci famiglie ed è possibile visitarla senza guida. A lei siamo arrivati dando un passaggio in auto a un fabbricante di tappeti. Sulle strade del Marocco vedrete molte persone alzare il pollice a bordo strada. In linea generale vi sconsiglio di caricare sconosciuti, noi lo abbiamo fatto per testare il 4x4 su terreno accidentato e quindi per servirci di una persona locale in grado di segnalare i sentieri migliori. 
Marocco in libertà: viaggio in auto da Marrakech al Sahara

Salutando il nostro amico (l'esperienza che ci ha regalato vogliamo tenerla per noi) siamo giunti a Taouirirt, un villaggio fortificato le cui mura sono costruite con un miscuglio di paglia e acqua che le rende stabili ancora oggi. Era l'antica dimora del califfo di Marrakech che viveva qui con mogli e concubine. Ha un'unica pecca: va visitato con una guida perchè è frequentato da persone poco raccomandabili e venditori troppo insistenti. Noi abbiamo percorso i suoi vicoli con Mohamed, receptionist del Dar Kamar, riad dove abbiamo soggiornato e che raccomandiamo caldamente. 


Marocco in libertà: viaggio in auto da Marrakech al Sahara

Nido di cicogne a Taourirt: le coppie di volatili lo scelgono da più di 35 anni! 


Marocco in libertà: viaggio in auto da Marrakech al Sahara

Le colazioni del Dar Kamar 


Oltre ad accoglierci, Mohamed ci ha regalato un'esperienza "da ricordare": ci ha portati in un vero hammam cittadino. Il riad stesso possedeva un hammam ma, come tutti quelli presenti nelle strutture ricettive, è uno specchietto per le allodole. Varcato l'ingresso nell'ala femminile, una donna di una discreta stazza mi ha letteralmente preso per il braccio e portata all'interno. Con non troppa delicatezza mi ha fatto sedere a terra sul pavimento in marmo (l'igiene a terra era un optional) e, cingendomi con le gambe, mi ha dapprima insaponata e successivamente "scrubbata" con guanto e sabon baldi, un sapone grasso e nero ricavato dall'olio d'oliva. Il guanto aveva delle setole molto dure e se la donna era partita con l'intenzione di togliere il primo strato di cellule morte è riuscita nell'intento e ha "viaggiato oltre". Nicola invece ha accettato il vero massaggio berbero che non corrisponde a quello della ragazza sdraiata sul lettino con l'olio sulla schiena e il fiore tra i capelli. E' stato spiegazzato a mò di bulgaro in tutte le posizioni ma me l'hanno ridato indietro. Non posso lamentarmi.  

Fine prima parte 

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