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Marocco – Legislative 2011: al via la campagna elettorale.

Creato il 13 novembre 2011 da Paolo

Marocco – Legislative 2011: al via la campagna elettorale.Due settimane per convincere. È iniziata ieri la campagna elettorale per le legislative (anticipate di un anno dopo il referendum che ha approvato la nuova Costituzione) del 25 novembre 2001. Una campagna che vedrà in competizione oltre 30 partiti politici che dovranno spartirsi  i 395 seggi della Camera dei rappresentanti, 70 deputati in più del 2007. Tutte le formazioni politiche sono entrate nel vivo del dibattito politico per essere elette con suffragio universale diretto: 305 deputati nelle circoscrizioni locali e 90 a titolo della lista nazionale, destinati a garantire una rappresentativa appropriata delle donne (60 seggi nelle quote rosa) e dei giovani con meno di 40 anni (30 seggi). L’ora è quindi quella della mobilizzazione dei quadri dei partiti, che iniziano ad introdurre molte nozioni di marketing politico europeo, come la figura del direttore della campagna, utilizzando nuove tecnologie e supporti mediatici (Internet, SMS, spazi pubblicitari) per comunicare con i militanti sperando di acquisire il favore degli indecisi. Il potere pubblico ha regolato la questione d’accesso ai media dando mandato all’Alta Autorità della Comunicazione Audiovisiva (HACA) per favorire in maniera equa i diversi protagonisti della scena politica marocchina. Lo Stato ha consacrato un investimento di 220 milioni di DH per il sostegno dei partiti, sempre seguendo un protocollo di equità e di correttezza.  Resta, come sempre, la spinosa questione della regolarità degli scrutigni. L’Amministrazione territoriale ha varato diversi meccanismi necessari per assicurare le condizioni di trasparenza e di onestà indispensabili per una vera democrazia. Sono 4.000 gli osservatori accreditati  per conto di 16 istanze nazionali e internazionali.  Se le legislative del 2007  furono consacrate alla normalizzazione delle operazioni elettorali, queste elezioni dovrebbero inaugurare una nuova era politica dopo l’adozione della nuova Costituzione. La Commissione speciale d’accreditamento degli osservatori alle elezioni ha ufficializzato venerdì la lista delle istanze per l’osservazione delle elezioni dei membri della prima camera del Parlamento.  Dopo aver esaminato tutte le richieste la Commissione ha deciso di accreditare 16 istanze nazionali e internazionali con 4.000 osservatori autorizzati.  A livello nazionali sono 12 le organizzazioni che hanno ricevuto il via libera: parliamo del CNDH (centro dei diritti delle persone), il Forum civile democratico marocchino, il Forum Alkarama per i diritti dell’Uomo, l’OMDH, l’Alleanza civile dei giovani per la riforma, l’Associazione iniziativa urbana, il Centro Kourouk per la democrazia, l’informazione e i diritti dell’uomo, la Federazione della lega democratica dei diritti della donna, l’Associazione creatività femminile e l’Associazione Touzia.  Nell’area internazionale le ONG accreditate sono l’Istituto Nazionale Democratico (National democratic institute), il Reseau delle elezioni nel mondo arabo, l’Organizzazione “Gender Concerns International e il gruppo di ricerca internazionale degli studi sugli spazi emergenti e transanazionali (The International Research Group for Transregional & Emerging Area Studies).  Una delegazione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio dell’Europa (APCE) presieduta dal senatore ceco Tomas Jirsa è attesa questo mercoledi’ in Marocco, per una visita di quattro giorno in vista dell’osservatorio delle elezioni del 25 novembre. Oltre a questa visita pre-elettorale l’APCE ha previsto l’invio di una delegazione di 20 membri di tutti i paesi UE per monitorare lo svolgimento degli scrutini nei seggi elettorali. Ricordo che l’APCE riunisce 318 parlamentari dei 47 stati membri del Consiglio d’Europa ed aveva accordato il 21 luglio scorso lo statuto di “Patner per la democrazia nel Parlamento del Marocco in vista di stabilire una cooperazione istituzionale con i Parlamenti degli Stati non membri delle regioni vicine”. L’APCE ha visionato oltre 140 elezioni in tutta l’Europa dal 1989.

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