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Maroni l'offeso e il diritto di replica

Creato il 17 novembre 2010 da Laperonza

maroni.jpgImmaginiamo che qualche ex partigiano si sia sentito offeso nel vedere il film Il sangue dei vinti o nel leggere il romanzo di Giampaolo Pansa e che, per questo, fosse andato da Michele Soavi o dallo stesso Pansa a chiedere un presunto diritto di replica, minacciando querela. Secondo voi Soavi avrebbe modificato il suo film per permettere all’ex partigiano di difendere la sua posizione? E Pansa avrebbe concesso alcune pagine del suo romanzo al nostro partigiano? Il diritto di replica, il contradditorio, ha una sua ragione d’essere quando parliamo di giornalismo, di informazione. Il programma di Fazio e Saviano non è un programma di informazione, eppure si richiede il contradditorio. Prima si pretende una sorta di par condicio con Fini e Bersani che leggono elenchi di valori. Sarebbe interessante vedere e sentire Berlusconi elencare i suoi di valori, ma evidentemente gli autori di Vieni via con me non hanno ritenuto la cosa consona alla loro visione generale dell’opera. Perché Vieni via con me è un’opera, magari non d’arte, magari di una nuova forma, ma è un’opera, un’opera televisiva. E nessuno può imporre ad un autore cosa deve o non deve inserire in una sua opera. Ed ecco, invece, Maroni, ministro della repubblica e uomo presunto intelligente tanto da ricoprire un ruolo chiave nel governo, quello di Ministro degli Interni, che viene a chiedere ad un autore di modificare la sua opera perché, in una sua parte, questa risulterebbe offensiva per lui. Fermo restando il diritto del Ministro di sentirsi offeso, ci sono sistemi precisi per ottenere soddisfazione dalle offese, ma certamente tra questi non vi è la coercizione. E’ quindi assurdo quanto preteso da Maroni e lui lo sa, ma sta semplicemente cercando di ottenere due piccioni con una fava: combattere Saviano sul suo campo partendo da una posizione privilegiata e rovinandogli il programma e, nello stesso tempo, piazzare una bomba mediatica che distragga ancora una volta gli italiani dai veri problemi. Ora sembra che vada a Matrix per il suo contradditorio. Ottimo, più logico. Poi a Matrix andrà Berlusconi. Magari in mezzo c’è spazio anche per Bondi.

Luca Craia


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