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Marte: anche Opportunity scopre un ambiente favorevole alla vita

Creato il 27 maggio 2013 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Opportunity sol 3262 Esperance

Credit: NASA/JPL-Caltech/Cornell/Arizona State Univ.

Dopo oltre nove anni sul Pianeta Rosso, con due strumenti non più operativi, il rover della NASA Opportunity è riuscito in una delle scoperte più importanti della sua carriera, identificando nella zona di Cape York, un segmeneto di 22 chilometri circa sul bordo occidentale del grande cratere Endeavour, un altro ambiente marziano favorevole alla vita.

Le analisi sulla roccia chiamata "Esperance" hanno confermato la presenza di argilla alterata da acqua neutra, uno dei luoghi più ospitali incontrati da Opportunity in questi anni di esplorazione: risultati, questi, altrettanto importanti come quelli ottenuti dal più moderno Curiosity al lavoro nel cratere Gale.

Sono circa 20 mesi che il rover si muove intorno al cratere Endeavour, dove le immagini orbitali del NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) avevano segnalato un'alterazione acquosa di olivina e pirosseno e la presenza smectite, un particolare tipo di argilla che, assorbendo acqua si espande e si contrae. Contiene silicio, alluminio, ferro o magnesio e si forma in presenza di acqua non acida. Tale processo potrebbe essersi verificato durante o subito dopo la formazione del cratere.

Si pensa che questo sito sia veramente antico, del periodo periodo Noachiano, più precisamente databile tra i 3700 e 4000 milioni di anni fa.

"Esperance era così importante, ci siamo impegnati diverse settimane per ottenere delle misurazioni anche se sapevamo che l'orologio ticchettava", ha detto Scott McLennan della State University di New York.

In effetti, il rover si sarebbe dovuto spostare verso Solander Point, 2 / 2,5 chilometri più a sud, non più tardi del 9 maggio: qui, il rover trascorrerà al sicuro i prossimi sei mesi dell'inverno marziano. Ma Esperance era un target troppo importante per essere abbandonato: sembrava contenesse così tante tracce di acqua le cui alterazioni potevano essere individuate da Opportunity.

Opportunity mappa Cape York

Credit: NASA / JPL-Caltech / University of Arizona

Esperance è diversa da qualsiasi altra roccia studiata in precedenza dal rover: contiene più alluminio e silicio, indicativi di minerali argillosi, e livelli più bassi di calcio e ferro mentre la maggior parte delle rocce incontrate finora si sono formate in un ambiente di acqua più acida ed aggressiva.

 Opportunity Microscopic Imager sol 3301 - Esperance

Opportunity Microscopic Imager sol 3301 - Esperance
Courtesy NASA/JPL-California Institute of Tecnology" processing 2di7 & titanio44

Opportunity Microscopic Imager sol 3301 - Esperance anaglyph

Opportunity Microscopic Imager sol 3301 - Esperance anaglyph
Courtesy NASA/JPL-California Institute of Tecnology" processing 2di7 & titanio44

Piccole quantità di materiali argillosi erano stati individuati dal rover già a Whitewater Lake, dove le vene chiare contenute nelle rocce erano però piuttosto sottili, troppo, affinché il rover riuscisse ad analizzarle.

Solo una settimana fa, il 15 maggio (Sol 3309), Opportunity ha battuto il vecchio record americano fissato 40 anni fa, nel dicembre 1972, dal Lunar Roving Veichle, guidato dagli astronauti dell’Apollo 17 Eugene Cernan e Harrison Schmitt, diventando il primo rover ad aver percorso il maggior numero di chilometri su una superficie extraterrestre: 35,76 chilometri.
Le atttività di questi giorni hanno incrementato ulteriormente la strada fatta, fino a 36,14 chilometri e Opportunity batterà presto il record mondiale del Lunokhod 2 sovietico di 37 chilometri!


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