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Maschi contro Femmine - La Recensione

Creato il 05 febbraio 2011 da Giordano Caputo
Maschi contro Femmine - La RecensioneAppena uscito “Femmine contro Maschi” al cinema, io ne ho approfittato per recuperare “Maschi contro Femmine”, il primo capitolo uscito qualche mese fa nelle sale ed ora a noleggio. Stavolta Fausto Brizzi porta sullo schermo quattro storie diverse che dovrebbero, in teoria, raccontare lo stereotipo della battaglia tra i due sessi.
Marcello (Fabio de Luigi) è un neo-papà che deve affrontare le avances di una giocatrice di pallavolo della sua squadra, Diego (Alessandro Preziosi) è un donnaiolo che deve fare i conti con l’impotenza dopo il rifiuto della vicina Chiara (Paola Cortellesi), Nicoletta (Carla Signoris) è una donna in piena crisi di mezza età tradita dal marito e infine Andrea (Nicolas Vaporidis), deve “giocarsi” l’amore di Francesca (Sarah Felberbaum), una ragazza molto indecisa, con la sua migliore amica Marta (Chiara Francini).
Brizzi continua la tradizione della commedia corale iniziata nel 2009 con “Ex” in cui tenta di imitare i film inglesi e americani cercando (forse) il Richard Curtis che è in lui. Così, copiando un po’ a destra e un po’ a manca, cerca di regalarci sempre dei prodotti italiani decenti e fuori standard. Ma anche stavolta il risultato è una commedia che non diverte quasi per niente.
Maschi contro Femmine - La RecensioneA funzionar meglio, è l’episodio con protagonisti Paola Cortellesi e Alessandro Preziosi, l’unico a seguire un filo logico e ad essere leggermente più credibile degli altri, salvo poi distruggersi completamente nel finale. Fabio De Luigi continua a fare sempre lo stesso personaggio, il classico italiano medio costretto a gestire situazioni più grandi di lui mantenendo la classica sua vena comica fumettistica che ormai non fa più ridere (almeno a me) perché trita e ritrita. Di certo non lo aiuta essere al centro di una storia stra-superficiale e inverosimile (vedi la pessima giocatrice di pallavolo). Nicolas Vaporidis…bè lui sorvoliamolo. Brava invece Chiara Francini come comprimaria, e Paolo Ruffini come spalla comica, il loro episodio insieme a quello con protagonista Carla Signoris però non sono degni di approfondimento.
Non ci resta quindi che sfogare le nostre scarse risate in quei pochi secondi a disposizione di Massimiliano Bruno nei panni di un’incredibile psicologo senza tatto anche perchè l'enorme cast a disposizione non viene nemmeno sfruttato a dovere. Il resto è una conferma di ciò che si era già visto, e cioè che Fausto Brizzi, sebbene sia ormai lanciatissimo nel nostro cinema, è un pessimo regista, per niente in grado di dirigere delle commedie corali in modo accettabile. Non che come sceneggiatore fosse meglio...
Trailer:

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