Magazine Maternità

maschietto o femminuccia?

Da Saraconlacca

Fra le credenze più diffuse, il fatto che gli spermatozoi ‘maschili’ correrebbero più in fretta di quelli ‘femminili’, resistendo di più all’ambiente acido della vagina. Da quì l’idea negli anni Ottanta di inondare la vagina con una soluzione alcalina, come il bicarbonato, prima dei rapporti sessuali. Altra credenza diffusa riguarda la posizione del letto: le penetrazioni più profonde porterebbero ad avere figli maschi. Più di recente si è diffusa la notizia che una dieta ipercalorica della madre darebbe origine a un maschietto. Ma la verità su tutte queste credenze è scarsamente comprovata scientificamente. Ed esiste soltanto un piccolo margine di possibilità di influenzare il sesso del nascituro. Vi sono poi due strategie conosciute che si basano però su ipotesi mai dimostrate.

  • La prima parte dal presupposto che gli spermatozoi contenenti il cromosoma sessuale X (che determina il sesso femminile) sono più lenti ma vivono più a lungo rispetto agli spermatozoi contenenti il cromosoma sessuale Y (determina il sesso maschile), velocissimi ma con un ciclo vitale breve. Di conseguenza fare l’amore il giorno esatto dell’ovulazione favorirebbe il concepimento di un figlio maschio, mentre fare l’amore uno-due giorni prima aiuterebbe ad avere una bambina.
  • L’altro metodo è basato sull’idea che pesci, salumi e carni favoriscano la vitalità degli spermatozoi Y; latte, latticini e carboidrati quella degli spermatozoi X. La dieta dell’aspirante mamma per almeno tre mesi prima del concepimento dovrebbe dunque privilegiare gli uni o gli altri alimenti a seconda del sesso desiderato.

Di fatto il sesso del bambino dipende sempre e comunque dal padre e, più di preciso, dall’eventualità che l’uovo femminile sia fecondato da uno spermatozoo portatore di X o di Y. L’uovo femminile non incide sul sesso del figlio perché contiene solo il cromosoma sessuale X. Due X danno una bambina, una X e una Y un maschietto. Responsabile dei contenuti medico-scientifici: dott. Claudio Ivan Brambilla


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines