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Massacro costituzionale.

Creato il 06 aprile 2013 da Gianna
Massacro costituzionale.
Quanti sono oramai gli omicidi dell'austerità nel nostro paese?  
Quanta gente dovrà morire ancora, prima che si capisca che le politiche di austerità sono assassine? 
Quanta gente ancora dovrà essere uccisa dalla austerità, prima che essa sia cancellata e condannata come socialmente e moralmente esecrabile e i suoi responsabili chiamati a risponderne? 
Chi si è tolto la vita, in questi mesi, non ha ricevuto nessuna mano da uno Stato che continua a vessare i cittadini onesti, che non fa un passo per diminuire una pressione fiscale indegna di un paese democratico, che non si mobilita per creare posti di lavoro e cercare soluzioni vere agli sprechi, alle corruzioni, alle collusioni con la malavita.
Tante belle parolone: "responsabilità", "cambiamento", "bene del paese", come se fossero novità da affrontare solo adesso, come se fino a ieri non fosse stato necessario pensarci, come se le conseguenze delle ingiustizie e delle sopraffazioni non fossero evidenti da tempo, da troppo tempo.
Vite umane sacrificate sull'altare del capitalismo, un massacro, uno stillicidio continuo che scorre indifferente fra le notizie di cronaca, che ruba pochissimo spazio a Ruby-rubacuori e alla gita dei grillini, perchè, quelli sì, fanno audience...
Gli effetti della crisi....già, la crisi, una crisi che, gurada caso, colpisce solo i più poveri, quelli che già hanno poco e finiscono per perdere tutto, anche la vita.
Manca il pane, manca il lavoro e straparlano di "democrazia" e di "bene comune", ma se un paese non difende i più deboli, dove sta la democrazia, dove lo andiamo a cercare il bene comune? 

Come diceva Charlie Chaplin in Monsieur Verdoux, se uccidi una persona sei un assassino, se ne uccidi un milione sei uno statista.
http://www.today.it/citta/marito-moglie-suicidi-civitanova-marche.html
http://www.liberoquotidiano.it/news/1217491/Crisi-Venezia-a-Spinea-ex-imprenditore-si-suicida.html
Questi sono solo gli ultimi ma la lista sta diventando troppo lunga. Sta diventando una guerra,  una guerra che il sistema conduce contro il popolo. Una guerra umanitaria naturalmente, come tutte quelle che si fanno oggi. Una guerra con il supremo obiettivo di rendere nuovamente virtuosa e competitiva  l'economia e che inevitabilmente provoca "danni collaterali".

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