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Massaggio thai, ritrovare l’equilibrio psico-fisico

Creato il 29 luglio 2013 da Benesserestaff @benesserestaff

Bambino in braccio, cane che tira al guinzaglio, scale con buste della spesa dal peso non quantificabile, ore e ore ingobbite davanti allo schermo del PC o sull’asse da stiro e poi crack, la nostra schiena ci abbandona e si ritira mesta, tra dolorosi sussulti, rifiutandosi di obbedire ai nostri comandi. Se poi tutto va male, seguono a ruota cervicale e zona lombare. No, non è un bollettino di guerra, semplicemente un tilt scheletro-muscolare da sovraccarico familiare, in altre parole, il nostro corpo ci sta avvisando che forse, sarebbe proprio il caso di prendersi qualche momento di pausa e, per lo meno, cercare di richiamare all’ordine corpo e mente. Ecco che è arrivato il momento di farsi regalare dalla dolce metà, o in assenza va bene anche il fai da te, quel bel massaggio thai di cui avevamo sempre sentito parlare e avevamo visto in televisione.

Massaggio thai, antica tradizione orientale

Le origini del Massaggio thai si perdono nella notte dei tempi, si sa di certo che affonda le radici nei templi buddhisti e le fronde nella tradizione yoga indiana, ma con contaminazioni di medicina cinese. Per non sbagliare possiamo definirlo come un completo compendio delle più antiche tradizioni curative orientali. Curative su due diversi piani, quello fisico e quello mentale.

Massaggio thai, ritrovare lequilibrio psico fisico

Gli orientali sono sempre stati molto attenti in questo senso, mens sana in corpore sano, perché entrambi vanno di pari passo. Lo scopo fondamentale del massaggio thai è quindi di ripristinare il corretto fluire dell’energia detta Qi. No, non stiamo parlando di risistemare il quoziente intellettivo, per quello non c’è massaggio che tenga, si parla del Prana, l’energia del corpo che viene riattivata tramite stimolazione che, sempre secondo la tradizione, risveglia la coscienza autocurativa del paziente, consentendogli di “autocurare” i disturbi per i quali si è sottoposto al trattamento.

L’ideale sarebbe di farsi trattare con massaggio thai direttamente sul posto, non necessariamente sette anni in Tibet, bastano sette giorni in una Spa o un centro specializzato in cure e trattamenti orientali, magari, buttiamola li, in una località tranquilla del Viet-nam o dell’Indonesia. Se questo non fosse possibile, un normale centro medico sulle nostre patrie sponde va benissimo. Il professionista ci accoglierà nel suo studio e ci farà una prima valutazione per capire quale tipo di applicazione si adatta meglio al nostro caso.

Massaggio thai, ritrovare lequilibrio psico fisico

Una volta stabilito questo si da inizio alla seduta vera e propria che ha una durata variabile, solitamente dai 50 agli 80 minuti se il professionista è serio. Come in tutte le pratiche orientali c’è un rituale da rispettare, il saluto, che in questo specifico caso si chiama Wai Khru.

A questo punto ci si sdraia sul materassino posto a terra e il professionista dovrà entrare in sintonia col nostro ritmo respiratorio sul quale baserà ritmicamente i movimenti del massaggio, alternando stiramenti del tipo stretching, inducendo passivamente posizioni yoga e digito pressione di matrice cinese.

Sbloccare le energie psichiche per trovare il benessere fisico

Con questa serie di massaggi, stiramenti e pressioni alternati si dovrebbero liberare le energie della mente e del corpo bloccate dal disturbo. Una volta libere di fluire si ristabilirà l’equilibrio psico fisico, regalando un’intensa sensazione di piacere emotivo e rilassamento mentale, unito a un ritrovato vigore fisico e muscolare. Naturalmente i risultati iniziano a vedersi dopo qualche seduta, ne occorrono circa due alla settimana secondo le necessità individuali. Grazie a questo tipo di stimolazione si registra un aumento dell’attività vascolare, con conseguente eliminazione delle tossine, quindi si deduce che il massaggio thai ha anche una funzione purificante, non solo a livello spirituale, ma anche fisico.


Naturalmente le sedute non sono indicate a tutti indistintamente, come per tutti i trattamenti, medici o estetici, si devono valutare attentamente le proprie condizioni fisiche, magari dopo un consulto medico, ed eventualmente procedere.

Massaggio thai si o no?

Il massaggio thai, pur recando grossi benefici a chi lo pratica, non è adatto a tutti. Assoluto divieto alle donne in gravidanza, ma è anche una questione di buon senso, ovviamente, pratiche impegnative come queste non sono sicure per il nascituro a meno che non ne siano prescritte di specifiche per la gravidanza. No anche a chi soffre di ipertensione perché rischierebbe una pericolosa sovrastimolazione. Stessa cosa per chi soffre di disturbi cardiovascolari. Nessun massaggio thai per chi ha infiammazioni acute in corso, fratture o patologie gravi per le quali si sconsiglia questo tipo di trattamento.

Se non rientriamo in tutte queste casistiche possiamo goderci il nostro massaggio thai, particolarmente indicato per sofferenza da emicrania, dolori cervicali, mialgie comuni, periartriti, contratture causate da movimenti bruschi, postura errata, stress. Lombalgie non in fase acuta, dolori reumatici, depressione. Adatto anche a chi non ha particolare dimestichezza con esercizi fisici di una certa intensità poiché si comincia in modo molto lieve per poi andare a intensificare e la pressione e gli stiramenti. Non crederemo ai nostri occhi quando ci renderemo conto delle potenzialità del nostro corpo, ma anche della nostra mente. Non ci resta che prenotare nel centro che più ci piace e, caso mai, calcare la mano giusto un tantino quando descriveremo le nostre “sofferenze” al partner, per aumentare i giorni di permanenza nel centro curativo..


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