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Massimo Giletti: "Dopo Letta nell'Arena, penserò a nuove Mission" (Libero Quotidiano)

Creato il 07 novembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
E' uno dei volti noti di Viale Mazzini. Fedele all'azienda, a cui regala grandi soddisfazioni con la sua Arena, Massimo Giletti gongola orgoglioso e racconta: "Facciamo in media lo 0.38 per cento in più rispetto alla scorsa stagione". Insomma, non ci stupiremmo se si pensasse a lui per una prima serata. Forse per questo ultimamente si vocifera parecchio sul suo arrivo al timone della squadra di Mission, il reality umanitario (al centro delle polemiche da mesi) targato Rai, in onda a dicembre. Ci risulta che dopo diversi no - da Liorni alla Venier - Mamma Rai abbia chiesto anche a lui. Giletti però valuta e prende tempo. Intanto ci conferma - come anticipato da G. Candela su Excite.it - che domenica su Raiuno ospiterà il Presidente del Consiglio Enrico Letta.
Insomma Giletti, qual è la sua mission? Fare ascolti.
E ci riesce bene. Domenica scorsa ha fatto più del 21 per cento sia nella prima che nella seconda parte. Il problema è stare sempre intorno al 20 per cento. Non è facile, perché nessuno ti regala nulla. L'Arena è un programma che richiede tanto lavoro, mi assorbe completamente.
Quindi, non ci sarà un'altra mission? Io faccio parte di un'azienda e se mi chiedono qualcosa valuto. Tutto è possibile.
Mi sta dicendo che lei e Giancarlo Leone vi siete già seduti a un tavolo per discuterne? Ahahah...(Sorride...ndr)
Vabbè. Quest'anno con L'Arena eravate partiti un po' in sordina, adesso va molto meglio. Io sorrido quando sento queste cose. Noi siamo un talk show contro tendenza perché facciamo ascolti. Poi bisogna valutare anche la contro-programmazione. Ballarò per esempio martedì ha fatto il 12 perché c'era Juventus-Real Madrid. Contro il calcio, o il ciclismo, noi abbiamo fatto il 17-18, bisogna tenere conto dei diversi palinsesti.
Cosa, secondo lei, vi distingue dagli altri talk show? Contaminiamo la politica con la realtà, mettiamo insieme la quotidianità e il Palazzo. Da noi succede sempre qualcosa. E poi, in mezzo a tanti che fanno televisione industriale, io faccio invece una tv artigianale.
C'è un talk show, a parte L'Arena, che le piace? Il maestro rimane Santoro, al di là di qualsiasi considerazione politica.
Domenica avrà ospite Enrico Letta. Il Presidente del Consiglio che arriva in un programma come il nostro è una grande gratificazione per il lavoro che facciamo da anni. Vuol dire che anche chi sta lassù ha voglia di confrontarsi con i 4 milioni di spettatori che ci guardano.
Come si sta preparando? Mi preparo sempre a prescindere da chi avrò davanti. Letta lo conosco da tempo e lo stimo. Ritengo sia una persona estremamente equilibrata e low profile.
Sa che non si capisce mai per quale parte politica propende? E' il più bel complimento che io possa ricevere.
Chi sogna di intervistare? L'uomo più politico del momento: il Papa.
C'è un conduttore che le piacerebbe strappare alla concorrenza? Piero Chiambretti. Credo che lavoreremmo benissimo insieme, come abbiamo dimostrato qualche anno fa.
Non sogna di condurre Sanremo? Bisogna distinguere tra i sogni e le illusioni.
E' contento dell'arrivo di Geppi Cucciari, ultimo acquisto della Rai? Sono molto dispiaciuto che non sia arrivato Maurizio Crozza. Sono convinto potesse essere un bell'investimento. Le polemiche sulle cifre le ho trovate pretestuose, Crozza avrebbe portato un grande risparmio e tanta qualità.
Ma perché non è arrivato? Bisognerebbe chiederlo a chi non l'ha voluto.
Ma quindi una prima serata proprio non le interessa? Ahahahah (ride, ndr). Sto lavorando a un grande progetto con Gianmarco Mazzi. Sarà una prima serata-evento.
Intervista di Antonella Luppoli per "Libero Quotidiano"

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