Magazine Cultura

Massive

Creato il 15 febbraio 2016 da Elettra

massive-attack

Era otto anni fa e non ricordo nemmeno perché non andai a sentirli. Poi verso le 11 di sera mi arrivò una telefonata e dall’altro capo del telefono si sentiva Karmacoma, I must be crazy,  e per un attimo fu come essere lì.
È stupido ma poi negli anni ci ho sempre pensato con tristezza, potevo esserci e non c’ero. Come sarebbe stato se, et cetera et cetera.
Sono passati otto anni, otto anni a dire “ma perché non vengono più in Italia?” Otto anni a guardare se mai fossero stati da qualche parte in cui eravamo anche noi. Otto anni a sentirli sempre, quando me li scelgo appositamente, quando faccio partire il random da qualcosa.
Poi una mattina uguale a tutte, qualcuno nel mio stream di Facebook parteciperà all’evento. Ed è un attimo, la sera sono sul divano a cliccare acquista. Un misto di adrenalina stupida e consapevolezza di poterlo fare in autonomia. Un misto tra una sedicenne e una donna adulta.
E non mi importa se sono ormai vecchi, non mi importa che non esce un disco nuovo da anni, non mi importa che duri meno di due ore. Sono in seconda fila. Ho Daddy G davanti, 3D lo vedo e lo sento bene, riesco a vedere Horace Andy che chiude gli occhi quando ripete ossessivo love me love me love me love me love.
Ho ballato, ho riconosciuto ogni attacco, ho cantato, ero lì in mezzo a centinaia di sconosciuti a sentire caldo e a farmi sbattere negli occhi la luce dei led del palco.
Volevo esserci e a differenza di otto anni fa ci sono stata e questo mi mette abbastanza in pace con il mondo.
I Massive Attack saranno sempre un fatto importante.


Archiviato in:Parole

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine