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Maternità e bellezza. Il corpo che si trasforma

Da Informasalus @informasalus


gravidanza

I cambiamenti del corpo sono ancora in atto e, anzi, stanno per cominciare. Cambiamenti che, non da tutte, vengono accettati con la giusta serenità. Anzi, la sensazione che tutto stia cambiando senza averne il controllo, può destabilizzare la futura mamma e, di conseguenza, rendere faticosa un’adeguata vita sociale. Per questo è il momento di prendersi cura del proprio corpo e della propria bellezza.
Questo perché – primo fra tutti – il corpo si arrotonda in maniera evidente e, proporzionatamente alla pancia, fianchi e gambe lo seguono a ruota. Il motivo per cui anche le gambe diventano più tornite è che il peso della pancia, gravando sulle gambe, e l’azione “impazzita” degli ormoni provoca un affaticamento dell’apparato circolatorio che aumenta la ritenzione di liquidi nei tessuti; il tutto, ovviamente, non solo rende l’aspetto più gonfio e goffo ma prova la resistenza dei vasi sanguigni e modifica la postura della schiena, che si inarca.
Questo potrebbe spaventare, scoraggiare, intristire. Senza considerare che i sentimenti di sconforto e amarezza, la paura che il proprio corpo faticherà a tornare quello di prima, sono tipici della gravidanza e la attraversano tutta, dal primo al nono mese. Per evitare che il corpo si appesantisca eccessivamente, basterà seguire dei piccoli accorgimenti: una dieta equilibrata, che sembra ormai un ritornello, è invece il primo passo verso una sensazione di benessere fisico che andrà ad incidere in maniera tutt’altro che irrilevante sull’umore: mangiare poco e spesso, evitare i dolci perché possono provocare l’insorgere del diabete gravidico ed evitare cibi troppo salati che aumentano la ritenzione idrica.
Bere è il secondo comandamento della gravidanza: per alleggerire il corpo dal gonfiore che lo contraddistingue, è necessario bere molto e se in condizioni normali i medici consigliano un litro di acqua al giorno, in gravidanza è d’obbligo berne almeno un litro e mezzo; bisogna tenere sempre presente – e non solo come condizione emotiva – che la madre è responsabile del proprio bambino oltre che di se stessa e, se l’umore non incoraggia a prendersi cura di sé, è necessario farlo per il proprio figlio. Una gravidanza non è solo l’emozione e la gioia, è anche la presa di coscienza e l’intelligenza di prendersi, di un figlio, tutti i “sacrifici” che comporta già prima che nasca.
Si potrebbe inoltre (ma questo dipende dalla condizione fisica e ambientale in cui si trova la donna) auspicare per una passeggiata di mezz’ora al giorno: questo, sia chiaro, a differenza della dieta, non è un must, la temperatura esterna e le forze fisiche che si hanno a disposizione sono indispensabili strumenti per valutare se sia possibile passeggiare – qualora, ad esempio, faccia troppo caldo è sconsigliato camminare perché questo aumenterebbe il tipico gonfiore ai piedi che quasi tutte le donne avvertono dal secondo trimestre di gravidanza in poi.
Infine l’argomento scottante – perché se l’alimentazione, il mal di schiena, le palpitazioni, l’acidità dello stomaco e i problemi circolatori sono tutti a carico della donna – le smagliature, che sono ben evidenti a tutti.
Fondamentale è prima di tutto, non bisogna perdere l’autostima, altrimenti sarà ancora più difficile prendersi cura di sé. Con l’aiuto del partner, bisogna accettare i cambiamenti come facenti parte di un processo del tutto naturale che spetta ad ogni donna che intraprende la strada della gravidanza: mai abbattersi quindi. Contro le smagliature può essere semplice o difficile combattere, ma di certo non bisogna accettarle passivamente. Si ricorra, ad esempio, all’olio di mandorla o di germe di grano da applicare con un massaggio circolare sulle zone interessate, prestando particolare attenzione alla pancia poiché il suo continuo dilatare impedisce il formarsi improvviso delle smagliature, ma gradualmente queste compariranno dopo il parto, allo sgonfiarsi della pancia ed è quindi “consigliabile” combatterle sul nascere.
Il segreto di una buona gravidanza è accettare ogni cambiamento senza cedere al ricatto dei confronti, perché se il mondo è spietato con le sue taglie 38 e i suoi seni al silicone, quando il corpo cambia e cresce e si trasforma accettare che esista un mondo di plastica fuori è ancor più difficile.

Ma quello è solo un ricatto, i modelli della magrezza sono solo tasselli di un sistema per tenere le persone in scacco, sempre spaventate, sempre pronte a farsi olocausto per un ideale (tra i più bassi, direi). La gravidanza è la prima vera gioia, il primo sogno che prende vita, il primo bacio che Adamo diede ad Eva.
Pensandoci a mente fredda, senza il calore di questi affetti, i sacrifici che un figlio comporta sono tali e tanti da scoraggiare l’idea di una maternità ed è normale che un numero sempre crescente di coppie rimandi la decisione di anno in anno, nell’attesa di un momento ideale che ovviamente non arriverà mai. Con un bambino niente è più come prima, eppure, credeteci, ne vale la pena.

 


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